Confine

Con l’autocertificazione tornano le code in dogana

Lunghe colonne segnalate ieri pomeriggio ai diversi valichi in uscita dal Ticino a causa dei controlli delle autorità italiane dopo l’entrata in vigore del nuovo DPCM
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
07.11.2020 11:59

La Lombardia diventa «zona rossa» e la situazione alle dogane si fa complicata. Esattamente come avvenuto la scorsa primavera, l’entrata in vigore del nuovo DPCM ha comportato l’aumento dei controlli in dogana da parte delle autorità italiane e diversi chilometri di coda ai valichi doganali. Con il nuovo decreto, infatti, per spostarsi è richiesta l’autocertificazione e non tutti ieri, in uscita dal Ticino, l’avevano a portata di mano.

Così, mentre ieri mattina la situazione sulle strade del cantone appariva tranquilla, già nel pomeriggio le cose si sono fatte via via più difficili. Come riporta la Provincia di Como, code chilometriche in uscita dal Ticino sono state registrate al valico di Oria Valsolda e in quello di Bizzarone.

In molti, nonostante le raccomandazioni, non avevano a portata di mano l’autocertificazione. Secondo qualche racconto postato sui social, molti lavoratori hanno persino dovuto compilarla al momento del controllo, allungando i tempi di attesa e le code.

Ai valichi la situazione potrebbe anche peggiorare nei prossimi giorni, dopo che il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi ha annunciato in conferenza stampa di aver chiesto a Berna un aumento dei controlli in entrata sul territorio cantonale.

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