Ticino

Neve: dopo le polemiche degli anni passati, Bellinzona si organizza

Daniele Togni, direttore del Settore Ambiente e Servizi Urbani: «La grande nevicata del 2017 è stato un evento naturale eccezionale, ma si impara dagli errori» – E ancora: «Continuiamo ad applicare correttivi nella gestione degli eventi, ma non abbiamo la bacchetta magica sulle previsioni metereologiche»
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Giorgia Cimma Sommaruga
23.11.2021 17:01

A seguito della grande nevicata del 2017, che aveva messo in luce qualche falla organizzativa nella gestione delle emergenze ambientali, la Città di Bellinzona non ha smesso di applicare correttivi, riflettendo sempre su quanto accaduto. «Nel 2017 l’assetto cittadino era da poco cambiato, non più unità distinte, ma tredici quartieri», ci spiega Daniele Togni, direttore del Settore Ambiente e Servizi Urbani. «Anche se in dicembre eravamo già aggregati, in quell’anno la città non aveva apportato cambiamenti al sistema di gestione degli eventi naturali, non ne avevamo avuto il tempo e i mezzi: ogni quartiere sostanzialmente era indipendente», continua. A seguito delle polemiche la Città aveva fatto una analisi critica per comprendere quali cambiamenti mettere in campo. «L’analisi si è basata anche sulla posizione geografica di Bellinzona, eventi del genere sono sempre più rari, quindi è giusto essere preparati ma con un dispositivo commisurato al contesto», precisa il direttore. I primi correttivi adottati sin da subito dalla da Bellinzona riguardavano il rinnovo del parco veicoli di proprietà della Città, un coinvolgimento maggiore dei tecnici cittadini e una visione di insieme dei quartieri e non tredici unità distinte. Successivamente, come precisa il direttore, si è mirato ad un perfezionamento continuo nella gestione delle nevicate: «Abbiamo potenziato il numero di appaltatori esterni, gradualmente dal 2019 sono aumentati del 30-40%, poi si sono instaurate collaborazioni con ditte e aziende locali che in caso di necessità possono mettere a disposizione un numero di mezzi – si tratta in particolare di frese e autocarri – utili per sgomberare gli accumuli di neve». Come nel passato, quindi, ora c’è anche la possibilità di ricorrere a manodopera di operatori esterni: «Tra le migliorie abbiamo instaurato rapporti di collaborazione anche con aziende che, in caso di necessità, mettono a disposizione ulteriore manodopera che si aggiunge ai nostri 120 operai», precisa Daniele Togni. Questo nuovo sistema è in vigore dal 2018. Cercando di migliorarsi di anno in anno, di nevicata in nevicata, la Città di Bellinzona, si prepara all’inverno, e sensibilizza la popolazione: «Collaboriamo con MeteoSvizzera e siamo costantemente aggiornati sulle previsioni, inoltre comunichiamo con i cittadini tramite il sito ufficiale della Città o via radio, annunciando le emergenze», ci spiega Giorgio Soldini, Capo Dicastero anziani e ambiente. «Chiediamo sempre alla popolazione di darci una mano, se è prevista una forte nevicata sconsigliamo di uscire in macchina, le strade troppo affollate ci impedirebbero uno sgombero efficace e tutti i nostri sforzi e accorgimenti sarebbero vanificati», conclude.