Progetto

«Non siamo affatto fermi al 1994»

L'idea presentata dal gruppo guidato dall'architetto Luca Pessina è quella vincente per il riordino del comparto AET di Bodio: l'investimento è di 10 milioni di franchi - Il sindaco Stefano Imelli sottolinea l'odierna dinamicità della zona industriale tramortita dalla fine della Monteforno
Da sinistra Stefano Moor (architetto presidente della giuria), Luca Pessina (architetto capofila del gruppo vincitore del concorso) e Roberto Pronini (direttore di AET, committente). © Ti-Press/Samuel Golay
Simone Berti
17.08.2022 16:39

«Sono ancora in molti a credere che questa area sia ferma al 1994, quando cessò l’attività della Monteforno. Ma non è affatto così, perché la realtà parla di una grande dinamicità, con molti progetti che stanno rivitalizzando la nostra zona industriale». L’affermazione è stata fatta dal sindaco di Bodio Stefano Imelli oggi nel corso della presentazione di uno di questi progetti, sicuramente uno dei più importanti. Investendo oltre 10 milioni di franchi nei prossimi anni, l’Azienda elettrica ticinese (AET) intende riordinare tutto quel comparto di sua proprietà situato attorno alla vecchia centrale idroelettrica della Biaschina, costruita all’inizio del Novecento, ripensando anche i contenuti che a mente del committente - ha sottolineato il direttore Roberto Pronini - avranno aspetti non solo amministrativi ma pure pubblici e formativi. Si vuole così seguire la riconversione già avviata nelle immediate vicinanze con l’insediamemento del «Campus formativo Bodio», di cui AET è parte fondante, impreziosito un anno fa con l’ultimo arrivo, quello del centro formativo AMETI (Aziende industrie metalmeccaniche ticinesi). Lo scopo dichiarato è duplice: garantire servizi moderni ed efficienti a tutti gli utenti della zona valorizzandone al contempo l’eredità storica.

«Un intervento sobrio e silenzioso»

E proprio stamattina è stato presentato pubblicamente il progetto scelto dalla giuria presieduta dall’architetto Stefano Moor. Al concorso di progettazione indetto nel luglio del 2021 sono stati ammessi dieci gruppi interdisciplinari. Ed è stata premiata al primo posto l’idea - denominata «Taliesin» - presentata dal team «Campus Bodio» guidato dall’architetto Luca Pessina, capace di inserirsi bene nel contesto esistente. Il professionista cresciuto a Bellinzona, classe 1981, è titolare di uno studio a Lugano e ha lavorato negli scorsi anni alla realizzazione del Campus universitario USI-SUPSI nella stessa città e alla Centrale comune d’allarme di Bellinzona. «Il nostro è un intervento sobrio e silenzioso», ha commentato lo stesso Pessina durante la presentazione tenuta alla palestra comunale dove i dieci progetti sono esposti fino al 31 agosto con visite possibili dal lunedì al sabato dalle 14 alle 18. Le linee indicate sono però appunto solo delle idee, che il gruppo interdisciplinare dovrà approfondire sulla base delle indicazioni di AET tramite la progettazione di dettaglio, così da partire con la fase esecutiva verosimilmente nel corso del 2023.

Un edificio da tutelare

Come si legge nella relazione tecnica del progetto vincitore, che abbiamo consultato, «la duplice matrice del concorso, il riordino del comparto e l’edificazione dello stabile che ospita le nuove funzioni, unitamente alla valorizzazione della centrale storica, rappresenta l’occasione di formare un insieme armonioso e coerente, in linea con le peculiarità del contesto». L’idea centrale promossa è quella di un’architettura «sostenibile ed ecologica». Fondamentale il recupero della centrale della Biaschina, visibile dall’autostrada, che si vuole tutelare e valorizzare «in virtù dei suoi valori architettonici e di testimonianza della storia industriale locale», sottolinea il team-Pessina, una concezione invero adottata da tutti i gruppi, come evidenziato dal presidente della giuria. L’edifico andrà così ad «ospitare come ipotizzato le funzioni amministrative, che occupano le superfici del volume annesso, convertito e risanato energeticamente secondo i criteri Minergie», per citare ancora i vincitori del concorso.

Altri quattro gruppi premiati

La giuria ha attribuito ulteriori quattro premi ad altrettanti gruppi interdisciplinari, che elenchiamo dal secondo al quinto rango: Team Durisch Nolli Gendotti (progetto denominato «Il Parco dell’energia»); Bodio 2021 («Connettori»); Team Meyer Piattini («The Lighthouse»); Team GFKT («Corrente alternata»). La progettazione di dettaglio avrà inizio a breve, mentre come detto la realizzazione partirà idealmente nel corso del 2023 e si protrarrà per un paio di anni.

L’area interessata dal progetto con, sulla sinistra, la storica centrale della Biaschina. © Ti-Press/Samuel Golay
L’area interessata dal progetto con, sulla sinistra, la storica centrale della Biaschina. © Ti-Press/Samuel Golay
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