Lugano

Quando a spostarsi sui binari è un edificio ultracentenario

L’ex deposito della stazione FFS ha «traslocato» di una quarantina di metri – L’operazione consentirà la realizzazione del nuovo sottopasso pedonale di Besso – A settembre 2023 l’edificio, un bene cantonale protetto, tornerà al suo posto – Posati anche tre ponti provvisori
Nico Nonella
Sara MaggettieNico Nonella
17.08.2022 16:53

Spinta dopo spinta, procedendo un metro alla volta, il vecchio deposito della stazione FFS di Lugano ha iniziato il suo breve «viaggio»... sui binari. Alle 8.28, in anticipo di due minuti sulla tabella di marcia, il suono del corno da cantiere ha dato il via ai due martinetti idraulici che hanno iniziato a spingere il vetusto edificio (è stato realizzato nel 1876, ndr.) verso la sua nuova (provvisoria) destinazione: una quarantina di metri a nord, verso la trincea di Massagno. Destinazione poi raggiunta attorno alle 15 del pomeriggio. L’edificio bianco, un bene protetto a livello cantonale, ha dovuto «traslocare» per fare spazio al nuovo sottopasso pedonale di Besso, come previsto dal progetto di riorganizzazione dell’intero comparto della stazione.

Un intervento delicato

Un intervento di questo genere non è certo una cosa che si vede tutti i giorni: parliamo infatti di un edificio di cemento vecchio di oltre un secolo e di circa 600 tonnellate di peso – lungo 25 metri, largo 10 metri e alto 9 – che ha dovuto spostarsi di diverse decine di metri. Un’operazione complessa e laboriosa. E lunga.

Come spiegato ai giornalisti presenti da Christian Jenzer, a capo della Direzione generale dei lavori, la preparazione ha preso il via a inizio marzo. «Lo stabile è stato dapprima interamente svuotato e successivamente è stata costruita un’armatura di rinforzo di legno ed acciaio al fine di evitare che le parti perimetrali potessero danneggiarsi durante lo spostamento». In seguito, le vecchie fondazioni in pietra sono state demolite, e l’edificio è stato sospeso su travi metalliche mentre venivano realizzate le strutture sulle quali, ieri, si è spostato verso la sua nuova sede.

A metà dell'opera
A metà dell'opera

Ma come si è riusciti a spostare un deposito da diverse centinaia di tonnellate di peso? Con dei «pattini» che sono stati collegati alla nuova fondazione, tramite i quali l’edificio è stato fatto scivolare su quattro binari fino alla sua nuova destinazione. Che, come detto, sarà provvisoria: la struttura tornerà infatti al suo posto (anche se a circa di 15 metri più a nord) nel settembre 2023, quando saranno terminati i lavori di scavo del nuovo sottopasso.

Pronti, via!
Pronti, via!

Senza barriere architettoniche

La realizzazione del nuovo sottopasso pedonale di Besso, lo ricordiamo, si inserisce nel più ampio progetto StazLu1, che prevede la riorganizzazione della viabilità nell’area della stazione FFS con l’obiettivo di adeguare le infrastrutture di mobilità alle nuove esigenze. L’opera, che verrà terminata nel 2025, attraverserà via Basilea, i binari, via Maraini, con sbocco su Parco Bertaccio. Sarà dotato di nuove rampe e ascensori, ma sprovvisto di barriere architettoniche in conformità a quanto previsto dalla Legge sui disabili.

Esborso da 56 milioni

Il «trasloco» provvisorio dell’ex deposito e spazio doganale non è però l’unico intervento impegnativo in corso alla stazione di Lugano: visto che il sottopassaggio passa anche sotto i binari, spiega il capoprogetto, Michele Radicati, «sono stati installati tre ponti provvisori del peso di 60 tonnellate l’uno per poter lavorare in tutta sicurezza senza perturbare l’esercizio ferroviario». L’ultimo ponte provvisorio, il quarto, verrà posato il 27 agosto sotto il binario 4.

L’investimento complessivo per la realizzazione del nuovo sottopasso ammonta a circa 56 milioni di franchi ed è finanziato dalla Confederazione (nell’ambito del PAL1), dalla Città, dalla Commissione Regionale dei trasporti del Luganese, dal Cantone e dalle FFS.

Viabilità rivista

Il vasto cantiere per i lavori del nuovo sottopasso ha richiesto non pochi interventi «paralleli»: la posa, ultimata a febbraio, del ponte e della passerella pedonali provvisori per mantenere fluida la mobilità sul piazzale della stazione e la modifica, ultimata a marzo, della viabilità sul piazzale di Besso.

Una prima in Ticino

Per le FFS un’operazione di questo tipo è una prima in Ticino. Ma non a livello svizzero: nel 2012 a Oerlikon, le ex regie federali spostarono di sessanta metri uno stabile del XIX secolo, lungo ottanta metri e largo dodici, sempre tramite binari. L’operazione, portata a termine nell’ambito dei lavori di rinnovamento della stazione, fu spettacolare e se ne parò in tutto il mondo.

Tornando in Ticino, nel 2016 a Bellinzona, dopo oltre tre mesi di preparazione le oltre 1.500 tonnellate di villa Carmine vennero invece traslate di 8,80 metri rispetto alla posizione originaria per far spazio alla costruzione di due nuove palazzine. Nell’aprile del 2015, invece, a spostarsi fu il ponte che le FFS avevano realizzato sopra il fiume Moesa ad Arbedo-Castione, in previsione dell’apertura della galleria di base del Monte Ceneri. Ci vollero circa 4 ore.

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