Subito vandalizzato il sottopassaggio abbellito dai ragazzi

Durante tutto lo scorso anno scolastico i frequentatori del Centro giovani di Breganzona hanno lavorato per rendere più accogliente un sottopassaggio pedonale in via Polar, nei pressi delle scuole. L’hanno tramutato in una ideale cameretta di un bambino, riempiendolo in particolare di peluche. Un ragazzo che frequentava il Centro ha fatto un murale a tema onirico. Per l’inaugurazione, il 6 giugno scorso, c’erano gli allievi dell’Associazione scuola di musica Breganzona ed è stata offerta una merenda. Era un giovedì, l’idea era stata adottata da tutto il quartiere. Prevalevano gioia e ottimismo.

Il fine settimana successivo il murale è stato imbrattato di vernice. Un mese dopo, a inizio luglio, qualcuno se l’è presa con i pupazzi, facendone carneficina, con un’azione «quasi di rabbia», per citare Stefanie Monastero, responsabile delle politiche giovanili della Città di Lugano. Alla luce di ciò, di questa fugace esperienza non resterà che il murale.
Sensibilizzare, non punire
È una storia piccola, ma capace di suscitare reazioni viscerali. Scrive ad esempio la Commissione di quartiere di Breganzona nella sua newsletter: «I soliti ignoti hanno pensato bene di mostrare quanto fossero intelligenti distruggendo tutto quanto». Monastero, per convinzione e per ruolo, piuttosto che puntare il dito preferisce tematizzare: «Le animatrici ci hanno messo anima e cuore e così diversi ragazzi, quindi c’è evidentemente dispiacere per quanto è successo. Lo avevamo anche messo in conto, ma ci ha comunque stupito una reazione così violenta. Detto ciò, noi teniamo soprattutto a sensibilizzare. Con i ragazzi del centro è stata un’occasione per parlare di vandalismi e dei motivi che possono spingere qualcuno a farli. Ci siamo anche chiesto se e come fare meglio in futuro. Ad esempio, forse se avessimo coinvolto i ragazzi non solo nella pianificazione ma anche nella realizzazione dell’opera - la posa dei peluche ha richiesto diverse ore! - magari vi sarebbe stata meno voglia di strapparli e di buttarli in giro».

La tristezza dei bambini
Il progetto nasceva dalla volontà di fare usare a più scolari il sottopassaggio, rendendolo più invitante e accogliente. L’idea dei peluche veniva invece dal concetto di riciclo creativo e dalla constatazione che spesso vengono buttati anziché donati. «Le due cose si sono collegate ed è nata l’idea di creare un luogo accogliente, la cameretta di un bambino», spiega Monastero. E sono stati proprio i più piccoli quelli che hanno avuto le reazioni più forti al vandalismo: «Ci sono bambini che hanno lasciato biglietti per dire di essere dispiaciuti e che quanto successo non era una cosa bella. Uno di loro ha posato una cassettina per raccogliere donazioni per ricostruire. Vedendola dal lato positivo, vuole dire che il progetto era piaciuto» Il murale, almeno, c’è ancora: il sottopassaggio risulta comunque abbellito e più invitante di prima.