Edilizia

Un occhio (e un costo) in più per un'architettura di qualità

Approvata in Consiglio comunale la possibilità di versare gettoni più generosi ai professionisti esterni che faranno parte della nuova commissione urbanistica di Lugano – Non sono mancate voci critiche: «Si passa da 140 a un massimo di 1.000 franchi a seduta»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Giuliano Gasperi
17.05.2022 06:00

Piccola nota di cronaca prima di cominciare: dopo numerose sedute al Palazzo dei Congressi causa Covid, il Consiglio comunale di Lugano è tornato a casa, a Palazzo civico. E ad accoglierlo ha trovato... la Coppa Svizzera, portata per un «saluto» veloce da una delegazione del FC Lugano. Dallo sport alla politica, un invito indiretto alla ricerca della grandezza. Fine della nota di cronaca. La seduta di ieri, dall’ordine del giorno abbastanza «leggero», è stata caratterizzata dal dibattito sulla creazione di una commissione urbanistica a Lugano. O meglio: sulle remunerazioni che spetteranno ai suoi componenti. Ma andiamo con ordine.

Il senso dell’operazione

Il nuovo ente, che sostituirà l’attuale commissione del nucleo estendendo il suo raggio d’azione a tutta Lugano, sarà un «controllore» in più per vigilare sulla qualità architettonica e l’impatto dei progetti edilizi promossi sul territorio. Diciamo «in più» perché un ruolo simile lo ricopre già l’Ufficio della natura e del paesaggio del Cantone, che fornisce il suo preavviso sulle domande di costruzione. Il parere cantonale ha e continuerà ad avere un peso maggiore rispetto a quello, solo consultivo, della commissione che vuole creare Lugano. Del secondo, però, il Municipio terrà conto quando dovrà decidere se concedere o meno una licenza edilizia. I membri saranno nominati dal Municipio e l’intenzione è avere un gruppo con profili di alto livello non legati al nostro territorio, soprattutto per scongiurare conflitti d’interesse. Si andrà quindi a cercare professionisti oltre San Gottardo. Per questo - arrivando al punto chiave discusso dal Consiglio comunale - il Municipio ha voluto modificare il regolamento comunale in merito ai compensi dei membri delle commissioni facoltative, come quella urbanistica. E il plenum, non senza qualche scetticismo, ha detto sì.

Quattordici contrari

Con la nuova regola, il Municipio voleva garantirsi un margine di manovra maggiore per poter ingaggiare profili di alto livello. Ma quanto maggiore? «Passeremmo da 140 franchi a seduta a un massimo di 1.000: non vedo la necessità di raggiungere queste cifre» ha lamentato Alain Bühler (UDC). E come lui la pensano diversi componenti della Lega. I voti contrari alla fine sono stati 14. Il timore dei perplessi è che il meccanismo possa sfuggire di mano e venire applicato anche ad altre commissioni. La nuova regola è infatti generale, anche se l’Esecutivo l’ha proposta in modo specifico per la commissione urbanistica. «Mi pare chiaro che il Municipio lo faccia per poter coinvolgere specialisti di alto livello in questo ente» ha osservato Paolo Beltraminelli (PPD) chiedendo comunque una rassicurazione in tal senso.

Antipasto di un altro dibattito

Ci ha pensato il sindaco Michele Foletti (con la spalla ancora fasciata per l’esultanza rocambolesca durante la finale di Coppa Svizzera) a spiegare il senso della richiesta al Consiglio comunale. «Non vogliamo complicarvi la vita portando un regolamento per ogni nuova commissione. Per quella urbanistica dovremo accogliere dei professionisti che verranno da fuori e passeranno le loro giornate a Lugano: per questo abbiamo aumentato il limite massimo dei gettoni. Non saremmo così temerari - ha incalzato Foletti - da versare mille franchi ai membri di qualsiasi altra commissione esistente... Ma se volete, se non vi fidate, ritiriamo il messaggio e presentiamo un regolamento specifico per questa commissione». Non ce n’è stato bisogno, ma i dubbi di alcuni sono rimasti. Ci saranno strascichi? Il tema dei gettoni, fra l’altro, prima o poi dovrà essere affrontato anche in un altro ambito: quello delle società e degli enti in cui la Città, passando per i partiti, nomina i suoi rappresentanti, che quasi sempre sono politici.