Lugano

Un pollaio da tutelare

E una pista da skater da spostare, un’ex dogana da espropriare e un autosilo da realizzare: sono alcune delle possibilità create da delle varianti pianificatorie a cui si lavora da ben oltre un decennio a Barbengo e a Cadro
Il pollaio è parte del complesso di casa Guidini. ©CdT/Archivio
Federico Storni
11.10.2022 06:00

Nell’elenco dei beni protetti a livello cantonale per la loro importanza storica o artistica potrebbe presto entrare un pollaio, e sarebbe probabilmente una prima. Se succederà dipenderà anche dal Consiglio comunale di Lugano, che presto sarà chiamato ad approvare una serie di varianti pianificatorie relative al quartiere di Barbengo. Fra esse, appunto, la tutela del pollaio. Ma non sarà l’unico cambiamento pianificatorio che permetterà di creare nuove possibilità e di permettere lo sviluppo nell’ex Comune. E lo stesso dicasi per Cadro, la cui serie di varianti è stata in consultazione fino a oggi all’albo comunale ed è pure destinata ad approdare - seppur con tempi più dilatati - sui banchi del Legislativo.

Lunghe procedure

Sia Barbengo che Cadro si sono visti rinnovare i Piani regolatori quando ancora non erano parte di Lugano. Nel 2008 e nel 2007, rispettivamente. E come spesso, se non sempre, capita per queste importanti revisione, non tutto fila per il verso giusto. Vale a dire: se gran parte della revisione è stata accettata e ha superato le verifiche, restano però in sospeso alcuni nodi da sciogliere. Vuoi per ricorsi, vuoi per divergenza di vedute fra Comune e Cantone. Nodi che però, prima o poi, dovranno essere sciolti. Ed è quello che sta succedendo a Barbengo e Cadro, con l’accento sul «poi», visto che incombe il 2023. Va detto che in mezzo ci sono state due tornate aggregative che non hanno certo aiutato a velocizzare l’iter.

«Area di svago a lago»

Sia come sia (o com’è stato) vediamo quali sono i principali mutamenti prospettati da queste varianti pianificatorie, partendo da Barbengo. E dal pollaio. Che, va da sé, non è un pollaio qualsiasi. È stato infatti costruito dall’architetto Augusto Guidini, originario di Barbengo e realizzatore fra gli altri dell’edificio che oggi ospita l’hotel Splendide e quello che ospita il Liceo 1 di Lugano. Anche così, il pollaio non è meritevole di protezione in sé, ma in quanto parte di qualcosa. E quel qualcosa è casa Guidini (dove visse l’architetto, che vi costruì la torretta), con il suo giardino, il monumento a Francesco Calloni e, appunto, il suo pollaio. Si intende inoltre includere il complesso nel perimetro di rispetto del Torchio, recentemente restaurato.

Passando oltre, una variante prevede di inserire in zona «area portuale e aree di svago a lago» un edificio che ai tempi ospitava una dogana e che ora si trova in zona residenziale. Edificio e i suoi quattro posti barca che la Città, proprietaria di alcuni attracchi proprio a fianco, intende poi espropriare (una perizia del 2018 ne stimava il valore in 706.000 franchi).

Altre due variante di un certo interesse riguardano, infine, il tracciato del sentiero Garaverio-Rodabi-Carona che è stato spostato (per ora solo sulla carta) verso sud («seguendo un percorso migliore, di più semplice manutenzione e che crea meno conflitti con le attività presenti») e una nuova posizione per la piazza di giro di Casaccia.

Terreni per la Masseria Reali

Spostiamoci a Cadro, dove la variante più interessante riguarda il costruendo comparto scolastico. Si prevede infatti di spostare la pista di skater dalla posizione attuale (che diverrà prato), a una poco distante, sotto il campo da calcio e a fianco dell’ecocentro. Per la precisione, la Città intende realizzare «un campo multiuso per la pratica dello sport all’aperto, quale per esempio lo skater hockey». Una proposta, peraltro, che è anche parte integrante della sistemazione definitiva della cava Silvagni, così come l’attribuzione di una bella fetta di terreno a zona agricola a favore di una «rinascita» della vicina Masseria Reali. Nella zona è infine stato mantenuto un vincolo di parcheggio (venti posti) che finora non ha convinto il Consiglio diStato.

E, a proposito di parcheggi, a Cadro ne mancano sulla carta 147. In particolare a servizio del nucleo. Il problema è al vaglio nella realizzazione del Piano regolatore particolareggiato del nucleo stesso, ma già sin d’ora si prevede di portare da 60 a 90 i parcheggi nell’area cosiddetta PTT, dove si intende costruire un autosilo. Al contempo, si intende togliere la trentina di stalli in zona Lengina, a poca distanza.

Segnaliamo, infine, l’intenzione di creare un sentiero per collegare le due zone residenziali a sud e nord del riale Vinago.

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