Solidarietà

Un quarto di secolo per il Madagascar

L’Associazione Ambalakilonga Madagascar compie 25 anni, l’anniversario è però segnato da un lutto
Red. Mendrisio
07.01.2020 11:42

Un quarto di secolo di volontariato e attività «sul campo», in Madagascar. È un traguardo significativo quello raggiunto dall’Associazione per la raccolta dei fondi Ambalakilonga Madagascar (ARFAM), con sede a Chiasso. I festeggiamenti sono però accompagnati da un velo di tristezza. Edda Frigerio, anima e cuore dell’associazione e residente da anni nel paese africano, è infatti deceduta negli scorsi giorni.

Nata per assistere gli orfani dell’Orfanotrofio cattolico di Fianarantsoa - una delle città più popolate del Madagascar, ubicata in zona collinare nel centro sud del paese - l’ARFAM, nel tempo, ha iniziato anche a sostenere la formazione professionale necessaria all’inserimento dei giovani malgasci nella vita attiva. A tale fine nel 2006 è stato costruito il foyer dell’Orfanotrofio centro professionale nel quale le ragazze - in buona parte provenienti dall’orfanotrofio - imparano l’arte della sartoria garantendosi un futuro ed il mantenimento in un paese tra i più poveri al mondo. Il Madagascar reale non è certamente quello che viene proposto ai turisti nella zona nord dell’isola. Povertà, arretratezza, mancanza di stimoli caratterizzano il più dei malgasci. Il foyer dell’orfanotrofio garantisce oggi una vita dignitosa ad una ottantina di giovani in parte con figli a carico.

Aiutare chi ha bisogno in loco è l’obiettivo che l’associazione ARFAM da sempre si propone. Il colonialismo ha in parte provocato l’arretratezza di molti paesi, in particolare africani, cercare di porre rimedio a situazioni di difficoltà aiutando e sostenendo iniziative intese al raggiungimento dell’autonomia è certamente lodevole.

Assistenza a 180 orfani

La costruzione del foyer e lo sviluppo dell’attività in loco è stata diretta in questi anni dai coniugi Edda e Marzio Frigerio i quali, giunti all’età del pensionamento, hanno scelto di trasferirsi a Fianaratsoa e di contribuire quotidianamente allo sviluppo del centro. Edda ha assistito in particolare i bimbi e aiutato nell’insegnamento del francese, lingua ufficiale del Madagascar ma che i nativi spesso non conoscono; Marzio ha contribuito a dare impulsi decisivi all’attività della sartoria promuovendo la cooperativa delle sarte già formate e coordinando l’insegnamento della professione alle nuove leve. Una quindicina d’anni nel frattempo sono passati. Domenica 5 gennaio all’età di ottant’anni Edda si è spenta, dopo dolorosa malattia affrontata con coraggio e fede.

Una visita a Fianaratsoa, nei giorni di Natale, aveva permesso di verificare la situazione attuale. Il foyer è un centro vivo, in costante attività, gestito da e per i malgasci. Contatti diretti e costanti con l’orfanotrofio cattolico di competenza delle suore Nazzarene (con sede principale a Torino) sussistono. L’attuale responsabile suor Pasqualine ha ringraziato per gli aiuti regolarmente forniti da ARFAM e mostrato la struttura in cui spicca la cappelletta dedicata alla Madonna di Lourdes. Oltre 180 orfani sono attualmente assistiti dalle suore e da volontari. Edda e Marzio Frigerio avevano espresso gioia per quanto realizzato in loco negli ultimi quindici anni anche se qualche rimpianto affiorava. L’associazione ringrazia Edda per quanto dato negli anni. Informazioni sull’operato di ARFAM scrivendo a [email protected].