Un tunnel intercomunale sotto la nuova IBSA

Sarà letteralmente un trait d’union tra le sue sedi presenti nel Pian Scairolo. È un progetto interessante e anche un po’ curioso quello che sta realizzando il gruppo farmaceutico IBSA, una realtà importante del tessuto industriale ticinese, nata nel lontano 1945 a Massagno. Attualmente l’impresa ha già tre sedi aperte in zona, concentrate tutte in pochi metri tra il quartiere luganese di Pazzallo e i territori a valle del Comune di Collina d’Oro. Inoltre sta portando avanti la ristrutturazione dell’imponente edificio che ospitò fino al 2005 la discoteca Titanic e successivamente la palestra The Planet Wellness Village, che a sua volta si è trasferita da qualche tempo in un ex centro commerciale attiguo.
La nuova struttura di Pazzallo sarà unita da un tunnel sotterraneo di circa 85 metri ad altri due edifici in territorio di Collina d’Oro. Il tracciato del cunicolo, fatto importante, passerà in perpendicolare sotto la strada cantonale, a una distanza dal manto stradale di circa tre metri di profondità. «Al suo interno passeranno esclusivamente delle merci trasportate con un sistema automatico», ha spiegato l’architetto responsabile dell’intero progetto IBSA, Christophe Almeida Direito. «L’idea di questo tunnel, che è su due quote data la posizione sopraelevata della nuova sede di Pazzallo, è nata insieme all’intero piano di quartiere che IBSA ha proposto nell’ambito della revisione del Piano regolatore del Pian Scairolo». Una parte degli 85 metri di cunicolo è stata già realizzata a Collina d’Oro (circa 25 metri), mentre l’ultima tappa, che prevede anche l’attraversamento sotto la Cantonale, è attualmente oggetto di domanda di costruzione.
Nessun problema per il traffico
«La nostra società – ha aggiunto l’architetto - ci tiene a rassicurare i cittadini sul fatto che i lavori per lo scavo della galleria non interromperanno mai la circolazione stradale su quel tratto, come ci è stato chiesto dalle autorità pubbliche, vista anche l’importanza del traffico sul Pian Scairolo. Per la realizzazione abbiamo vagliato diverse tecniche, tra cui l’inserimento nel terreno di un cosiddetto cunicolo a spinta». Una volta ottenuta la licenza edilizia, i lavori dovrebbero durare circa un anno, per un costo di 2,55 milioni. «Oltre a ciò ci saranno comunque altre realizzazioni per il nuovo sistema di logistica e l’intero polo IBSA che, compresa la ristrutturazione dell’ex edificio Titanic, comporteranno un investimento di 100-120 milioni di franchi. Il nuovo aspetto del complesso sarà visibile dall’esterno tra circa un anno e mezzo, mentre per il taglio del nastro ci vorrà qualche anno in più», ha concluso l’architetto Almeida Direito.
La trasformazione
La trasformazione dell’edificio ex Titanic fu oggetto di domanda di costruzione nel 2015 e nel frattempo i lavori sono cominciati, con lo scopo di concentrare la produzione sul Pian Scairolo. L’edificio ospiterà diversi reparti produttivi, ma non il magazzino per i materiali. L’azienda potrà comunque riunire diverse attività, tra cui produzione, controllo qualità, ricerca e sviluppo, in modo da razionalizzare le proprie funzionalità e la comunicazione interna tra i vari settori. Il tutto a beneficio della competitività sul mercato. I lavori stanno trasformando radicalmente l’edificio, che diventerà più grande ed esteticamente più apprezzabile. Al piano terra ci sarà l’ingresso del personale e su questo livello ci saranno anche reception, buvette e un vasto spazio dedicato all’area produttiva (in particolare a prodotti solidi orali e a siringhe preriempite). Al primo piano uffici e sale riunioni, laboratorio di controllo qualità e altri reparti di produzione, sia per la fabbricazione di liquidi monodose sia per il confezionamento di alcuni prodotti. Il secondo piano, invece, è adibito ai reparti farmaceutici che richiedono i requisiti più restrittivi in termini di impianti e caratteristiche ambientali.
Per raggiungere dei requisiti di legge, il secondo piano sarà demolito e ricostruito. Molto spazio anche alla sostenibilità: oltre all’impiego di strumenti all’avanguardia in termini di risparmio energetico e salvaguardia ambientale, la struttura sarà ricoperta da un tetto dotato di impianto ad alimentazione fotovoltaica. Inoltre un’ampia area verde, a sostegno della biodiversità, si affaccerà lungo il fronte dell’autostrada migliorandone anche l’aspetto estetico. Le facciate, infine, saranno ridisegnate, ad esempio, quella rivolta a ovest sarà caratterizzata da moderne vetrate ritmate da colonne in calcestruzzo armato.