Il caso

«Una buona soluzione in un'estate da bollino rosso»

Traffico in Leventina: bilancio positivo dei sindaci di Airolo e Quinto della corsia provvisoria "Cupra" per i Passi che verrà riproposta nel 2023 - Fra luglio e settembre boom di veicoli: un record?
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
06.10.2022 20:31

Tutti pazzi per «Cupra». Tant’è che la corsia provvisoria di uscita preferenziale sull’A2 in alta Leventina verrà quasi sicuramente riproposta anche la prossima estate. L’Ufficio federale delle strade (USTRA) sta elaborando i dati definitivi della misura introdotta nei weekend compresi fra la metà di luglio e la fine di settembre con l’obiettivo di sgravare la strada cantonale e i nuclei abitati dal traffico diretto ai Passi del San Gottardo e della Novena. Le cifre verranno rese note settimana prossima attraverso un comunicato stampa, ci è stato detto. Da parte nostra, oggi, possiamo invece anticiparvi la soddisfazione delle autorità per la fase di test. Gli effetti si sono visti, anche se forse sono stati meno evidenti in quanto i veicoli in transito sono aumentati.

L’importanza di essere flessibili

«Il bilancio è positivo. Ovviamente come qualsiasi novità necessita di alcuni correttivi, alcuni già implementati e altri previsti nel 2023. Si è notato in modo chiaro che, durante i giorni feriali, quando «Cupra» non era in funzione, il traffico parassitario si riversava maggiormente sulla strada cantonale. Ciò che non capitava nei fine settimana, quando la corsia provvisoria era attiva», esordisce il sindaco di Airolo Oscar Wolfisberg. Nessuno meglio (o, forse, bisognerebbe dire peggio) del Comune ai piedi del massiccio simbolo della Confederazione conosce i problemi legati alla viabilità nella bella stagione, quella della maggior affluenza turistica.

I veicoli incolonnati tra Quinto ed il paese del nostro interlocutore sono oramai diventati una costante ed un fattore da bollino rosso. Questa estate (ma anche in occasione dell’esodo pasquale, ad esempio) si sono raggiunti livelli probabilmente mai visti in precedenza, con code che in alcuni casi hanno superato i 20 chilometri. Il tunnel in luglio ed agosto, i mesi più «caldi» non solo meteorologicamente parlando, viene attraversato complessivamente da oltre 1,5 milioni fra automobili e mezzi pesanti. Rispetto al periodo prepandemico si segnala una crescita, anche se per avere un quadro più chiaro occorre aspettare tutte le cifre.

La galleria e i suoi limiti

La stessa percezione l’ha avuta pure il nostro interlocutore: «Va anche detto, ma questa è una mia sensazione, che questa estate vi è stato in effetti una via vai di veicoli come forse non si era mai visto prima, soprattutto fra la metà di luglio e Ferragosto. Da parte nostra, in collaborazione con il Cantone, ci siamo impegnati per sgravare il più possibile il traffico dalla via San Gottardo ed incanalarlo su via della Stazione. E il provvedimento ha dato i risultati che speravamo». Per il professore del Politecnico di Zurigo Dirk Helbing, interpellato un mese e mezzo fa dal Tages-Anzeiger, il Gottardo ha raggiunto il limite di capacità.

Nel periodo estivo si formano spesso «ingorghi omogenei» in quanto le auto viaggiano a velocità simili; in caso di incidenti, guasti o mezzi in avaria, poi, l’attesa è destinata a dilatarsi. Secondo Oscar Wolfisberg «prima viene introdotto il progetto ‘Cupra’ definitivo meglio sarà per la vivibilità di Airolo e per l’alta valle in generale, questo è innegabile. Non dimenticando, tuttavia, che per i ristoranti e i commerci del paese le auto in transito hanno sempre generato un indotto non indifferente. Quindi in futuro andrà considerato meglio pure questo aspetto». Dello stesso avviso è il sindaco di Quinto Aris Tenconi, villaggio che deve far fronte in estate a migliaia di auto che transitano nel suo «cuore»: «‘Cupra’ è un provvedimento sicuramente buono e dimostra quanto USTRA sia sensibile alla problematica. Adesso bisogna cercare di trovare una soluzione per consentire a chi vuole fermarsi nei paesi di poterlo comunque fare».

Il progetto definitivo nel 2024

Il progetto «Cupra» definitivo prevede l’aggiramento dell’area di servizio di Stalvedro mediante un’apposita bretella. Allo stato attuale il dossier è in consultazione presso i preposti uffici cantonali e federali. L’inizio dei lavori è in agenda nel 2024. Ciò significa che la corsia provvisoria (lunga circa 7 chilometri, fra la galleria di Quinto e l’uscita per Airolo) tornerà nel 2023 e forse pure l’anno seguente. «Come USTRA siamo soddisfatti e di sicuro non intendiamo fermarci a questa prima esperienza. Siamo perfettamente coscienti che, trattandosi di un test, non tutto avrebbe potuto andare per il verso giusto fin dall’inizio. Alcune modifiche le abbiamo attuate subito, altre le introdurremo l’anno prossimo qualora si decidesse, come appare probabile, di riproporre l’esperimento», rileva Tosca Marci della filiale di Bellinzona dell’Ufficio federale delle strade. La questione verrà approfondita al tavolo di discussione fra le parti interessate, che vede tra l’altro la partecipazione delle autorità locali e dei rappresentanti dell’area di servizio di Stalvedro. «Ci rallegra, come mi fa notare, che anche il bilancio dei sindaci di Airolo e Quinto è positivo», conclude la nostra interlocutrice.

«Serve elasticità»

«Cupra» è finita anche sulle scrivanie dei consiglieri federali in virtù della mozione presentata dal consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri. Il deputato e municipale di Lugano chiede di aprire la corsia provvisoria di uscita preferenziale Airolo-Passi anche in settimana e non solamente nei weekend. Lorenzo Quadri auspica che ci possa essere una gestione del corridoio di scorrimento più elastica «permettendone l’apertura sull’arco di tutto l’anno e di tutta la settimana, secondo la necessità». Il rappresentante della Lega domanda inoltre di anticipare l’inizio dei lavori per l’opera definitiva.

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