Turismo

Verso un'ascensione da tutto esaurito per i campeggi ticinesi

Settimana prossima ci si attende il «pienone» a Sud delle Alpi - Anche l’estate si preannuncia ottima in tutta la Svizzera - Patelli: «Non ripeteremo l’incredibile risultato del 2021, ma sarà una stagione interessante»
Paolo Gianinazzi
17.05.2022 06:00

Per i campeggi ticinesi, e pure per quelli svizzeri, si preannuncia un’estate con i fiocchi. Forse non come quella (da record) del 2021, ma sicuramente migliore rispetto al periodo pre-pendemia. Un periodo che dunque – ora possiamo dirlo – ha dato nuovo slancio a tutto il settore. A darne conferma, ieri, i dati sulle prenotazioni diffusi da Parahotellerie Svizzera, l’associazione che raggruppa BnB Svizzera, Interhome, Reka, gli ostelli della gioventù e TCS Camping.

Crescita vertiginosa
Stando al comunicato dell’associazione, ad esempio, i camping del TCS hanno fatto registrare una crescita vertiginosa sulle prenotazioni (+240%) rispetto al 2019. «La moda del campeggio, iniziata prima della pandemia e da essa poi incentivata, fortunatamente continua», afferma citato nel comunicato il responsabile del settore turismo del TCS Oliver Grützner.

Una conferma in questo senso ci arriva anche da Simone Patelli, presidente dell’associazione campeggi ticinesi. Da noi contattato, spiega infatti che, malgrado sul fronte ticinese non siano ancora disponibili dati precisi, «già oggi si può affermare che l’estate alle porte sarà una stagione interessante per il settore». Certo, aggiunge Patelli, «i dati di aprile e maggio già ci dicono che non riusciremo a ripetere gli straordinari risultati del 2021, un anno un po’ dopato dalla pandemia. Ma sicuramente sarà un’estate interessante e comunque migliore rispetto al 2019, un anno già di per sé positivo». Insomma, le premesse per fare bene ci sono tutte.

E non a caso, anche guardando a un futuro più prossimo, le cifre sulle prenotazioni per i campeggi sono ottime: il prossimo appuntamento con le vacanze è fissato a settimana prossima, per l’Ascensione. Un lungo finesettimana in cui si preannuncia il «pienone» a Sud delle Alpi. «Nel nostro caso, al campeggio Campofelice di Tenero, ci aspettiamo il tutto esaurito», conferma Patelli.

Va poi sottolineata un’altra tendenza, dettata in parte anche dalla pandemia, registrata nel settore in questi mesi. Come spiegato nel comunicato di Parahotellerie, molti ospiti temono che i campeggi saranno pieni durante le vacanze estive e stanno quindi prenotando con notevole anticipo. Un tendenza che, forse, in parte spiega pure la notevole crescita dei pernottamenti in questo periodo. «Dopo quanto avvenuto nel 2021, con i campeggi pieni e molta gente costretta a trovare soluzioni alternative, probabilmente in tanti hanno deciso di prenotare con largo anticipo», aggiunge a questo proposito Patelli.

Bene gli appartamenti
Tornando ora al resto del settore para-alberghiero, va segnalato il crescente successo degli appartamenti di vacanza. Un successo di cui, proprio il Ticino, sta beneficiando non poco. Anche Parahotellerie, nel comunicato, conferma che il nostro cantone è la meta prediletta dai turisti che scelgono questa soluzione per le proprie vacanze, seguito sul podio dall’Oberland bernese e dal Vallese.

Per dare qualche cifra, Interhome (piattaforma specializzata in questo particolare settore) ha registrato un aumento delle prenotazioni pari al 103% rispetto al 2019.

Inoltre, pure gli ostelli della gioventù svizzeri stanno andando bene, con un aumento del 7,7% delle prenotazioni. Stando al comunicato, questo strutture stanno beneficiando anche del fatto che le restrizioni di viaggio sono ancora in vigore in diversi paesi, soprattutto in Asia.

Un po’ meno buone, invece, le prospettive nei villaggi turistici della Reka. Ad ogni modo, Parahotellerie evidenzia che Reka ha messo il villaggio turistico di Lenk a disposizione dei rifugiati provenienti dall’Ucraina. E oltre a ciò, il nuovo villaggio di Lugano-Albonago aprirà con tre mesi di ritardo rispetto a quanto inizialmente previsto. Per questi motivi la capacità delle strutture risulta quindi ridotta e attualmente la loro l’occupazione è inferiore del 5% rispetto al 2019.