Zone trenta e parcheggi, il Municipio non cambia idea

Sembrava essersi concluso, nei mesi scorsi, il più che decennale iter per inserire delle zone trenta sulle strade all’interno dei nuclei in Alto Malcantone, ma così non è stato. Il Consiglio comunale ha infatti chiesto all’Esecutivo ulteriori approfondimenti al progetto, in parte accolti. A distanza di pochi mesi, il Municipio ora riprova a portare in aula il tema, ma quello che appare il principale motivo di dissenso è ancora lì. Forse meglio argomentato che in precedenza, ma ancora lì: il divieto generale di parcheggio nelle future zone 30: «Comprendiamo e riconosciamo il problema, ma riteniamo indispensabile l’introduzione delle zone 30 con l’implementazione del divieto generale di parcheggio».
Di cosa si tratta
Il timore di chi non vede di buon occhio questa misura, è che la sua introduzione porterebbe a una riduzione degli stalli in nuclei che già oggi soffrirebbero di una cronica mancanza di parcheggi. Il Municipio non nega tale fattispecie, pur facendo notare che «in alcune zone diversi stalli restano inutilizzati solo perché situati a qualche decina di metri dalle destinazioni principali». Ritiene però di aver una soluzione: realizzare i parcheggi già previsti a Piano regolatore, «attivandosi nell’acquisizione dei terreni necessari e nella definizione dei relativi progetti». Questi interventi sono descritti come in fase avanzata e saranno accompagnati da un’imminente variante di PR sempre relativa agli stalli che permetterà di «completare il quadro delle azioni intraprese». «Sebbene i tempi della pianificazione siano lunghi - riconosce l’Esecutivo - siamo fiduciosi di poter completare tutti i parcheggi necessari entro un periodo di 3-4 anni». D’altronde, «considerando i tempi necessari per le autorizzazioni per le zone 30, la pubblicazione della nuova segnaletica ai sensi della Legge sulle strade e della relativa Ordinanza, le procedure di appalto e le fasi esecutive, riteniamo che gli stalli necessari saranno ultimati prima della posa dei nuovi cartelli stradali».
L’ipotesi di mantenere i parcheggi esistenti è invece stata scartata soprattutto perché «qualsiasi modifica al progetto richiederebbe un nuovo preavviso cantonale, con il rischio di mancata approvazione» e di un ulteriore allungarsi dei tempi.
L’esclusione di Breno
La prospettata introduzione delle zone trenta riguarda quasi, ma non tutti, i nuclei che compongo Alto Malcantone. La misura toccherà le frazioni di Arosio, Mugena, Vezio e Fescoggia; ma non quella di Breno, dove al momento «non sussistono le condizioni per questo intervento», in quanto a mente del Cantone «l’infrastruttura stradale è adeguata a garantire la sicurezza della circolazione».