Coronavirus

Vaccinazione di richiamo al via l'11 ottobre

La campagna di vaccinazione autunnale contro il COVID-19 prende il via: iscrizioni disponibili subito – La dose sarà singola e gratuita
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
04.10.2022 11:00

Ci risiamo? L'estate è finita e attorno a noi già si sentono i primi casi di COVID-19. C'è chi si ammala per la prima volta e chi invece è già la seconda o terza volta che si imbatte nel coronavirus. Nella settimana tra il 21 e il 28 settembre sono stati registrati 1.098 contagi in Ticino. È ora di sottoporsi alla vaccinazione di richiamo? Le autorità cantonali hanno organizzato una conferenza stampa per presentare la campagna per l’autunno 2022.

La campagna prenderà il via in Ticino martedì 11 ottobre, mentre le iscrizioni sono disponibili subito. Sarà possibile vaccinarsi in 49 studi medici e 71 farmacie. «Gli ultimi dati disponibili mostrano una ripresa dei contagi ed è indispensabile tornare ad alzare la barriera di protezione contro il virus, soprattutto per le persone più fragili», ha dichiarato Raffaele De Rosa, direttore del DSS. L'obiettivo principale resta proteggere gli over 65, le persone con malattie pregresse, le donne in gravidanza e le persone con trisomia 21. Il secondo obiettivo è ridurre il rischio di decorsi gravi e quindi contenere la pressione sul sistema ospedaliero. È importante farsi vaccinare anche per chi è in contatto con le persone a rischio. Quindi l'appello al personale sanitario a raccogliere l'invito a vaccinarsi, anche per fungere da esempio. «La pandemia non è ancora finita e dovremo affrontare anche questa nuova fase autunnale e invernale in modo da poter intervenire celermente in caso di necessità».

«L'obiettivo è tranquillizzare»

«Ancora una volta ci troviamo in una situazione particolare e in un momento particolare - ha quindi detto dal canto suo Norman Gobbi -. Il nostro obiettivo come istituzioni è di tranquillizzare la popolazione. In questi due anni abbiamo imparato a gestire e a convivere con la pandemia. L'obiettivo è dare una risposta puntuale, con il richiamo della vaccinazione». Il target principale, come detto, sono le persone a rischio ed è per questo che verranno aperti sei centri nei Comuni e verranno impiegati i militi della protezione civile.

«Siamo pronti ma siamo anche flessibili» ha quindi aggiunto il direttore del DI parlando dello Stato maggiore cantonale di condotta. «I Cantoni sono meglio organizzati della Confederazione. Non vi sarà sfuggito che Berna continua a cambiare la propria organizzazione dello Stato maggiore di crisi (energia, protezione popolazione, ...) per quanto riguarda le conseguenze del conflitto in Ucraina. Da noi, nei Cantoni, abbiamo delle organizzazioni stabili in grado di gestire la situazione. I Cantoni sono pronti ad affrontare queste crisi e con le misure necessarie e solo se necessarie».

Dall'anno prossima vaccinazione «ordinaria» (non straordinaria)

Oggi non inizia una nuova fase ma una nuova campagna di vaccinazione. Lo ha spiegato il farmacista cantonale, Giovan Maria Zanini. «Finora abbiamo somministrato la vaccinazione di base. A partire da settimana prossima prende avvio una campagna di vaccinazione stagionale, per la stagione autunno-inverno 2022-23. E probabilmente almeno per qualche anno dovremo rifare questo tipo di esercizio. Quest'anno ancora con dei mezzi straordinari, ma queste vaccinazioni stagionali dovranno il più presto possibile entrare nel sistema ordinario (vaccinazioni che si fanno dal proprio medico o in farmacia)».

Il bilancio della campagna di vaccinazione (dati al 26.09.2022)

«Abbiamo scelto una strategia efficace o vincente», ha quindi dichiarato Zanini. Uno studio di Avenir Suisse mostra che il Ticino è stato il Cantone più rapido nel mettere in protezione i gruppi più a rischio. «Per me è per Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione, questa è la soddisfazione principale». 

Oggi abbiamo il vaccino bivalente

Ora ci troviamo in un contesto completamente diverso rispetto a quello con cui siamo stati confrontati durante la campagna precedente. Allora c'era un nuovo virus che circolava e che stava facendo dei danni. E solo quelli che si erano ammalati ed erano sopravvissuti avevano una protezione contro il COVID-19. Oggi si stima che il 97% della popolazione possiede già anticorpi contro la SARS-CoV-2 (ammalati, vaccinati, o entrambi). Oggi siamo quindi tutti più protetti, e le varianti che circolano oggi sono meno aggressive e danno meno problemi. 

«Il vaccino perde di efficacia nel tempo. E quello di richiamo ripristina la protezione iniziale. Oggi, inoltre, abbiamo a disposizione un vaccino bivalente, adattato sia per il virus originale sia per la variane Omicron in circolazione», ha aggiunto il farmacista cantonale.

Chi deve vaccinarsi?

Tenendo conto di questo contesto nuovo, la Confederazione ha adeguato le raccomandazioni di vaccinazione. Per gli over 65, le persone malate croniche, le donne incinte o che allattano e per le persone affette da trisomia 21, Berna ha emesso una raccomandazione molto forte a vaccinarsi. Per il personale sanitario e per i familiari delle persone vulnerabili, la raccomandazione è un po' più blanda. Per tutte le altre persone, dai 16 ei 64 anni, c'è una scelta. Se vogliono hanno la facoltà e la possibilità di vaccinarsi. La vaccinazione non è invece raccomandata sotto i 16 anni.

L'obiettivo resta ridurre il rischio di un decorso grave, diminuire il numero di morti e le conseguenze a lungo termine, e limitare il peso sulle strutture sanitarie. La vaccinazione non protegge dal rischio di infettarsi, dai decorsi lievi e non impedisce di trasmettere il virus ad altre persone. Anche la malattia non protegge dal rischio di riammalarsi però.

I vaccini disponibili

La vaccinazione sarà effettuata con i vaccini bivalenti a mRNA di Moderna e di Pfizer. È irrilevante se prima ci si è vaccinati con Pfizer o Moderna. Abbiamo già in deposito 49.920 dosi di Moderna (in fiale da 5 dosi). Altre 25.900 dosi arriveranno giovedì. La procedura di omologazione di Pfizer è ancora in corso e quindi non abbiamo dosi, ma dovrebbe arrivare a breve. Abbiamo anche a disposizione il vaccino proteico Nuvaxovid (scelto da meno di dieci persone in Ticino). È un vaccino su altra base e quindi meno specifico per le varianti e con uno spettro di attività più ampio. «Un'alternativa che sembra profilarsi interessante» secondo Zanini.

Dal medico, in farmacia, on the road o in sei Centri

A partire dall’11 ottobre 2022, in giornate prestabilite, la popolazione ticinese potrà quindi fare capo a sei Centri cantonali situati a Biasca, Quartino, Ascona, Tesserete, Lugano e Mendrisio. Per prendere appuntamento nei centri è necessario iscriversi sulla piattaforma online; la hotline cantonale offre supporto in caso di necessità. Sono in totale 120 le farmacie e gli studi medici che aderiranno alla campagna offrendo la vaccinazione; l’elenco completo è pubblicato sulla pagina web www.ti.ch/coronavirus e gli appuntamenti andranno fissati contattando direttamente la struttura prescelta.

In aggiunta a queste possibilità, le autorità cantonali informano che dall’11 ottobre al 6 novembre 2022 sarà nuovamente proposta la vaccinazione itinerante «on the road», con 23 tappe sparse sul territorio cantonale. In questo caso, per aderire basta presentarsi durante le fasce orarie di attività della postazione mobile, senza bisogno di prendere appuntamento. In ogni caso è garantita la possibilità di fissare un appuntamento per una delle tappe della vaccinazione «on the road» tramite la hotline cantonale 0800 128 128.  

Tutte le informazioni di dettaglio e il portale di prenotazione sono accessibili collegandosi alla pagina web www.ti.ch/vaccinazione.

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