In corner

L'esempio arriva dai Fire

Cinque partite ufficiali, quattro sconfitte e un piede fuori dall’Europa: Lugano, che succede?
Nicola Martinetti
08.08.2022 06:00

Cinque partite ufficiali, quattro sconfitte e un piede fuori dall’Europa. No, non era probabilmente così che Mattia Croci-Torti si immaginava l’inizio di stagione del suo Lugano. E con all’orizzonte le ostiche trasferte di Be’er Sheva (forse, vedi sopra) e Basilea, l’andazzo potrebbe non migliorare tanto presto. Non è dunque un caso se in occasione di questi primi passi falsi, il tecnico bianconero abbia scelto di dosare bene le parole. Facendo più volte quadrato attorno alla squadra, in qualche modo protetta, al netto dei puntuali rimproveri sui singoli episodi. Anche in sede di analisi del k.o. contro il Lucerna, il «Crus» è stato chiaro: «Non posso recriminare niente. Il gruppo ha dato tutto e si è speso al massimo, nonostante la stanchezza - su più livelli - derivante dalla sfida d’andata contro l’Hapoel».

La via del sostegno intrapresa fin qui, tutto sommato, è comprensibile. La stagione è del resto solo agli inizi e i margini di miglioramento della squadra rimangono ampi. Continuare a percorrerla a oltranza anche in futuro, però, potrebbe risultare pericoloso. Specialmente se risultati e prestazioni non dovessero iniziare a sorridere ai bianconeri. Raramente continue carezze e pacche sulle spalle, di fronte a uno scenario incoerente, fruttano infatti un’inversione di rotta. È altresì vero che in fondo un’eccezione che sconfessa questa regola, il Lugano ce l’ha di fatto «in casa». Già, la fiducia incondizionata che Joe Mansueto aveva accordato ai Chicago Fire in occasione della sua visita a Lugano, settimane or sono. «Siamo partiti male, ma c’è ancora margine per recuperare e centrare i playoff» aveva affermato il patron statunitense tra lo scetticismo generale, riferendosi all’altra sua «creatura». Ecco, nel suo caso, vedendo l’incredibile rimonta operata dai Fire nelle ultime partite, il sostegno a oltranza ha finito col rivelarsi pagante. La speranza è che i risultati dei bianconeri possano cambiare in meglio ben prima di arrivare a quel punto. Per evitare di dover sperare di essere un’altra eccezione che conferma la regola.

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