Il commento del Crus

Insieme per cullare un pensiero stupendo

Oggi i miei giocatori, il mio staff, la nostra società e voi tifosi dobbiamo essere un’unica cosa. Perché INSIEME si potrà realizzare quel mio pensiero stupendo
Mattia Croci-Torti
04.06.2023 06:00

Sono le ore 22.15 di martedì 4 aprile. Sono a Ginevra con tutto il mio staff. Con la maggior parte dei miei giocatori stiamo guardano la semifinale di Coppa che precede la nostra, nella sala teoria dell’albergo in cui alloggiamo. L’arbitro Urs Schnyder, che da un anno mi ricorda solo momenti felici, ha appena emesso il triplice fischio: lo Young Boys è in finale, la giocherà nel suo stadio, con i suoi tifosi. L’eccitazione monta, sono sovraeccitato. Sento l’adrenalina salire, un pensiero stupendo inizia a entrare prepotentemente nella mia testa: VINCERE NELLA LORO CASA sarebbe qualcosa di epico, ci porterebbe di diritto nella storia della nostra società. Continuo a pensarci e nel mio cervello inizio a elaborare un piano, perché le imprese nascono dal nulla ma non sono mai frutto del caso. 1) Vincere la semifinale: il Servette è in forma, è l’unica squadra ad aver battuto l’YB. I granata giocano in casa e saranno spinti da un grande pubblico. 2) Riuscire a qualificarsi per l’Europa prima della finale: sappiamo che l’Europa è un nostro grande obiettivo, però non possiamo pensare di conquistarla solo attraverso la Coppa Svizzera, creerebbe una pressione difficile da gestire nei giorni prima della finale. Inoltre, qualificarsi in anticipo per l’Europa vorrebbe dire aver concluso in maniera ottimale il nostro campionato. 3) Battere l’YB in campionato: vincere contro di loro a dieci giorni dalla finale vorrebbe dire togliere loro delle certezze a ridosso dell’appuntamento più importante. 4) Destabilizzarli all’entrata in campo: l’unica maniera per destabilizzarli è farli entrare in uno stadio che scopriranno essere per metà bianconero. Non sono abituati a questa situazione, è anomalo per loro. Ma per fare questo abbiamo bisogno di dare entusiasmo alla gente per fare venire i tifosi in massa a sostenerci. 5) Recuperare gli infortunati: sotto quest’aspetto quest’anno nel girone di ritorno la fortuna non ci ha dato una mano. Dovremo cercare di lavorare ancora meglio per fare arrivare tutti al 100 per cento all’appuntamento finale.

Sabato 3 giugno, ore 22.15: le cose sappiamo tutti come sono andate. Sono a Berna con il mio staff a pensare agli ultimi dettagli. In noi c’è tanta consapevolezza, sappiamo che sarà durissima ma abbiamo le stesse opportunità dello Young Boys di farcela. L’entusiasmo della gente che oggi sarà con noi ad aiutarci è qualcosa di difficile da spiegare, mi vengono i brividi solo a pensare a quando entrerò nel loro stadio. A parte i lungodegenti Mai e Mahou, la squadra è quasi al completo. Purtroppo manca Fabio Daprelà, uno che in battaglia è sempre meglio averlo dalla propria parte. Siamo qui per vincerla, non ci nascondiamo. Abbiamo tanto rispetto per loro, sono la squadra svizzera più forte, tuttavia la paura non esiste nei nostri cuori in questa notte nella capitale. Oggi i miei giocatori, il mio staff, la nostra società e voi tifosi dobbiamo essere un’unica cosa. Perché INSIEME si potrà realizzare quel mio pensiero stupendo.