L’editoriale

Pensare al futuro

La strategia svizzera per realizzare l’Agenda 2030
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Gaia Caruso
Gaia Caruso
09.12.2021 08:00

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, comunemente chiamati SDG dall’inglese Sustainable Development Goals, sono un insieme di 169 azioni raggruppate in 17 obiettivi, contenuti nell’Agenda 2030 adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ai temi toccati appartengono le maggiori sfide del nostro tempo in ambiti come la povertà, la fame, il clima e l’uguaglianza di genere. Problemi che non sono solo tecnologici ma anche politici, e per questo richiedono un cambiamento delle leggi e dei comportamenti.

Gli SDG sono particolarmente efficaci perché coinvolgono diversi attori in tutto il mondo e identificano grandi sfide concordate a livello internazionale; inoltre, affrontano temi complessi e intersettoriali, problemi che non hanno una soluzione semplice, e per questo richiedono una conoscenza approfondita di come le questioni sociali interagiscono con quelle politiche e tecnologiche.

Questi obiettivi sono usati come linee guida sia dal settore pubblico sia da quello privato, e sta poi ad ogni attore applicarli a modo suo. Il Consiglio federale, per esempio, nella sua Strategia per lo sviluppo sostenibile, ha stabilito 15 criteri di sostenibilità per la Svizzera, derivati dalle tre dimensioni obiettivo (economica, sociale e ambientale). Ma anche i Cantoni e i Comuni svolgono un ruolo chiave nell'attuazione dello sviluppo sostenibile. I processi di sostenibilità locale come l'Agenda 21, ad esempio, mirano a garantire che lo sviluppo sostenibile sia integrato nei 35 processi politici locali esistenti. Il compito dei Comuni è mantenere o migliorare la qualità della vita a lungo termine, senza compromettere le opportunità di sviluppo per le generazioni future. Le autorità municipali devono quindi identificare i loro punti di forza e di debolezza e sviluppare strategie che supportino i processi di sviluppo sostenibile. Dall'inizio degli anni '90 il numero di Cantoni e Comuni che si impegnano a favore dello sviluppo sostenibile è in costante aumento. Alla fine del 2011, 16 Cantoni su 26 avevano elaborato le strategie e gli strumenti corrispondenti o pubblicavano regolarmente rapporti di sostenibilità.

Per mappare i risultati della sostenibilità serve poi un insieme appropriato di metriche. Grazie agli indicatori di sostenibilità, è possibile monitorare il suo stato attuale; confrontare la propria situazione con quella delle altre realtà svizzere (benchmarking); e infine capire quali azioni intraprendere in futuro. Al momento la Svizzera utilizza prevalente due sistemi di indicatori: il MONET, istituito congiuntamente dall'Ufficio federale di statistica (UST), dall'Ufficio federale per lo sviluppo del territorio (ARE), dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), e utilizzato a livello nazionale, e i «Cercle indicateurs», un sistema istituito dall'ARE, utilizzati da Cantoni e Comuni.

La situazione in Svizzera mostra che, per portare avanti i progetti legati alla sostenibilità, è necessaria una collaborazione su vasta scala di più attori, sia pubblici sia privati, eliminando i classici compartimenti stagni. Parlare quindi di obiettivi sociali significa anche modificare molti degli aspetti che diamo per scontati a proposito della funzione pubblica.