Con gli ABBA scende in pista anche Cher

C'è l'incantatrice, energetica musica degli ABBA a influenzare il giudizio su Mamma mia! Ci risiamo, prequel/sequel del film che esattamente dieci anni fa fu un successo d'incassi. Ciò non toglie che sia meno convincente del primo film. Da un lato perché viene meno l'effetto sorpresa, dall'altro perché le hit degli ABBA non si possono riproporre pari pari e bisogna andare a scavare tra i brani meno famosi degli svedesi. C'è inoltre il sospetto di un'operazione a tavolino, proprio quando la band, 36 anni dopo lo scioglimento, annuncia di tornare a cantare insieme.Stavolta, uscita di scena Meryl Streep, la figlia Sophie (sempre Amanda Seyfried) sta per inaugurare sull'isola greca di Kalokairi un albergo intitolato alla madre scomparsa. Partono le lettere d'invito per amici e parenti di questa famiglia molto allargata ma nel frattempo una tempesta rovina i preparativi. Non importa, perché oltre ai personaggi del primo film arrivano anche gli abitanti locali, pronti a fare festa. Ogni occasione è buona per rievocare in flashback (ecco il prequel) gli amori giovanili della Streep (lei è interpretata da Lilly James, gli uomini da Jeremy Irvine, Hugh Skinner e Josh Dylan) e i rapporti con le amiche del cuore. In un continuo passaggio tra passato e presente, procede anche la storia di Sophie e di una nuova annunciata maternità (ecco il sequel).In questa sarabanda zuccherosa gli interpreti più maturi e famosi, autoironici e qualche volta sopra le righe, si mangiano in un boccone la performance dei pur volonterosi giovani. Ma il bello – in senso di pop e divertito kitsch – arriva quando si presenta, non invitata, la nonna di Sophie: Cher in una mise tutta lustrini e parrucca platino, che si lancia in un duetto canoro con il manager dell'hotel Andy Garcia sulle note di Fernando. Finale scatenato, da tutti in pista, come a Broadway.