Cent'anni fa

Il bellinzonese che fece fortuna a Milano

Le notizie del 7 dicembre 1922
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
07.12.2022 06:00

Cronaca Cantonale
Giovanni Carmine
Cinquant’anni or sono un giovinetto di poco più di due lustri d’età, di modesti ma onorati natali, partiva da Bellinzona per Milano, dove trovava un umile impiego presso la Ditta Paganini-Villani. Aveva appena compiuti gli studi nelle nostre scuole maggiori di allora, ma era dotato di volontà ferrea, di carattere adamantino, di qualità d’animo non comuni.

Con queste doti volle, fortemente volle e riuscì a toccare la meta delle sue aspirazioni generose. Ogni anno che passava era un gradino ascensionale nella estimazione dei suoi superiori, dei coetanei, di quanti lo avvicinavano, i quali tutti del giovane impiegato sapevano apprezzare il valore. Legato il suo nome e il suo cuore alla degna compagna della sua esistenza, con la stessa divise gioie e dolori, lavoro e successi, consacrando ambedue la loro vita a formare una famiglia che il Cielo diede numerosa, rispondente alle speranze dei genitori, degna corona del loro amore.

Progredendo nell’attività instancabile, nella sagacia del criterio pratico, nella perspicacia delle vedute industriali e commerciali, nella rigida coscienza del proprio dovere, il nostro giovane da semplice impiegato eccolo salutato con un unanime consenso degli interessati Presidente della S. A. Paganini-Villani, legando in pari tempo il suo nome, la dote della sua esperienza e la rettitudine della sua operosità alla Banca Unione come consigliere del corpo amministrativo della stessa. Ed ora, dopo 50 anni di lavoro cosciente inspirato al bene della sua famiglia, dopo un’ascesa sempre progressiva nell’orizzonte della vita, questo operaio fedele della prima ora che non conobbe soste non è più.

Tale in breve la vita di chi oggi non solo la famiglia, gli amici, il paese natìo, la metropoli lombarda e piange e ricorda: Giovanni Carmine.

Lugano
Gli orologi elettrici
Dicendo le Preventivo comunale che gli orologi elettrici hanno funzionato per il passato in modo poco soddisfacente e che attualmente non funzionano niente del tutto, la Municipalità non ha detto una cosa nuova, ma ha detto sicuramente la verità. Inoltre – ed è questo che conta – la Municipalità propone un rimedio: «La soppressione pura e semplice getterebbe inutilizzata tutta la linea esterna d’impianto che è ancora in buono stato; d’altra parte l’impianto risale a vent’anni or sono e non gioverebbe ricorrere a riparazioni. È quindi meglio – scrive la lod. Municipalità – sostituirlo con un impianto moderno che dia le dovute garanzie di durata. L’impianto verrebbe affidato ad una ditta importante che ha installato questo servizio nelle principali città svizzere ed estere».

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