Cent'anni fa

Quei duecento ladri finiti in trappola ad Alessandria

Le notizie del 5 dicembre 1922
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
05.12.2022 06:00

Duecento ladri convocati a conferenza
Alessandria, 4 – Una trovata veramente americana è stata quella del Comitato fascista di qui, il quale, impressionato pel dilagare della malavita, ha preso una iniziativa originale. Fu compilato un elenco degli affiliati alla malavita locale; ognuno di essi venne invitato con circolare a una riunione. Tutti gli invitati si presentarono. Erano più di 200 pregiudicati. Il segretario della locale sezione del Fascio si presentò all’adunata e tenne un discorso agro-dolce. Dichiarò che il fascismo era deciso ad estirpare con ogni mezzo anche il più violento la malavita. «Se vorrete guerra l’avrete fino alle ultime conseguenze; se preferite lo accordo potremo discutere serenamente. Non faccio appello a sentimenti, ad affetti, al vostro amor proprio; con voi, siamo franchi, sarebbero parole sciupate; parlo al vostro interesse». E qui l’oratore concluse: «O voi smettete di fare i delinquenti o il Fascio interviene a legnarvi e mandarvi all’ospedale o al Cimitero tutte le volte che compirete un furto o una rapina; o siete disposti a redimerci e noi siamo qui per aiutarvi». Su questa dichiarazione si aperse la discussione; alcuni ladri presero la parola dichiarandosi disposti a mutar mestiere, altri non si pronunciarono. Il Fascio locale ha poi organizzato un apposito servizio di polizia. Due ladri sorpresi nella giornata a rubare vennero presi e bastonati a sangue.

L’azione di soccorso in favore dell’Austria
Vienna, 4 ag (USV) – Il «Neue Wiener Abendblatt», commentando la decisione del Consiglio federale di partecipare all’azione finanziaria di soccorso in favore dell’Austria, esprime calorosi ringraziamenti al governo svizzero e scrive: «Accordandoci dei crediti senza immischiarsi nei nostri affari sovrani, senza prender parte alle misure di controllo e senza domandare dei pegni, la Svizzera ha dato prova della grande fiducia che ha sempre avuto verso di noi e questo gesto merita tutta la nostra riconoscenza. Le parole “Svizzera libera” sono diventate proverbiali. Il nobile gesto col quale questo paese offre i suoi soccorsi all’Austria ci dimostra che questo popolo, libero in casa sua, vuole pure la libertà per coloro che lo circondano». L’«Acht Uhr Abendblatt» scrive sullo stesso soggetto: «La Svizzera, agendo come agisce, rimane fedele ai suoi sentimenti di tradizionale amicizia verso l’Austria, sentimenti che si sono manifestati in modo veramente nobile durante i gravi giorni della nostra crisi alimentare. La Svizzera dà agli altri Stati, che hanno promesso di venirci in aiuto, un esempio che merita di essere seguito».

Il bilancio di Sciaffusa
Sciaffusa, 4 (ag) – Il bilancio del cantone di Sciaffusa per il 1923 prevede 5.930.000 alle spese e 3.239.000 alle entrate, con un disavanzo dunque di 2.691.000 franchi.

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