Uccisa in Messico l'eroica vedova che difendeva con le armi la sua fattoria

Grave incidente anglo-messicano
Londra, 5 – Un altro grande affronto alla Gran Brettagna è avvenuto al Messico con l’assassinio della signora Evans, l’eroica vedova, cittadina inglese, che ha per molto tempo combattuto – col solo aiuto della servitù per difendere la fattoria che il governo messicano aveva tentato di requisire, in base ad una legge di nazionalizzazione – contro bande armate delle quali si dice facessero parte soldati regolati dell’esercito messicano. Assediata recentemente nella sua casa, essa era riuscita a disperdere gli assalitori a colpi di fucile con un’audace sortita, ma oggi è caduta vittima di un’imboscata. È stata trucidata e derubata. Fu la signora Evans che provocò il dissidio fra l’Inghilterra ed il Messico, quando il rappresentante diplomatico dell’Inghilterra, signor Cummings, fu obbligato a lasciare il Messico in seguito alle vivaci proteste inviate al governo messicano in favore dell’eroica signora.
Gli Stati Uniti avevano preso sotto la loro tutela gli interessi britannici al Messico, ma le loro insistenze perchè il governo messicano non mandasse rinforzi alle truppe che assalivano la fattoria non ha avuto successo. Il primo ministro MacDonald ha annunciato alla Camera che l’assassinio ha suscitato grande indignazione, poichè lo avevano preannunziato più volte come probabile. Il Primo Ministro ha detto tuttavia che in attesa di un completo rapporto da Washington non ha ancora deciso quale azione intraprenderà.
La questione irlandese non ancora risolta
Londra, 4 ag (Havas) – Il presidente Cosgrave, capo dello Stato libero d’Irlanda, ha lasciato Londra. La sua improvvisa partenza lascia supporre che nessun accordo ha potuto essere raggiunto col rappresentante dell’Ulster per quanto concerne la delimitazione delle frontiere e altri importanti problemi. Tuttavia, si ignora ciò che è successo fra gli uomini di Stato delle due Irlande. D’altra parte è noto che a Dublino sono scoppiati degli scioperi che richiedono la presenza del presidente.
Rivista Italiana
Sul lago di Lecco è avvenuta domenica sera una grave sciagura, all’altezza del paese di Olcio: una comitiva che aveva assistito alle regate disputate a Lierna, appartenente alla Società Canottieri di Lecco ed a bordo di una «jole», fece naufragio. Alle 19 l’imbarcazione, a bordo della quale erano otto persone ed un timoniere, aveva preso la via del ritorno; ad un certo punto un colpo di onda fortissimo riempiva l’imbarcazione d’acqua e la faceva capovolgere, gettando in acqua i nove occupanti. Due abilissimi nuotatori raggiunsero la sponda a nuoto, altri si aggrapparono allo scafo, ma due, purtroppo, annegarono miseramente. Si tratta del trentacinquenne Vico Signorelli, impiegato delle ferrovie, e del tipografo diciannovenne Antonio Biffi.
Bandite di caccia
Sono dichiarate bandite di caccia i seguenti territori: La Val Curta di Capolago e la Scereda o Zocca Stavell di Mendrisio e tutta
la zona dalla stazione di San Nicolao ed a sinistra della linea ferroviaria
sino alla rotonda della Bella Vista. Il territorio compreso fra il fiume Ticino, il riale di Moleno, la strada
circolare Preonzo-Moleno, il ponte di Gorduno in territorio di Preonzo-Moleno. Il territorio formante il demanio della Città di Lugano al Tamaro, bacino
di raccolta del torrente Cusello, tra il Motto Rotondo, il Tamaro ed il
Gradiccioli, e meglio tutta la zona munita di cinta di protezione in filo e
griglia. Il territorio fra la Leggiuna della cantonale sino alla confluenza col
fiume Brenno. Il fiume Brenno sino al ponte sulla cantonale che da Biasca mette
a Pollegio; la cantonale dal ponte suddetto sino alla chiesa di San carlo nel
borgo di Biasca, da qui il piede della montagna (non dello scoscendimento) sino
a raggiungere il punto di partenza (ponte sulla Leggiuna). Il territorio compreso fra il fiume Ticino dalla confluenza del Vallone di
Bodio sino al ponte agricolo di Pollegio, lungo la strada che da Pollegio mette
ai monti di Corecco e Conzanengo ed il Sasso di Pollegio sino alla quota 2029
sopra il vallone di Bodio. La Faura di Varenzo e meglio il territorio compreso fra la Cima del solco,
seguendo a nord il Vallone di Bolla, sino alla strada cantonale, e a sud dallo
stesso punto seguendo il Vallone del Solco, il Vallone di Fiesso fino alla
strada cantonale e lungo questa fino alla località denominata Tre Cappelle. Il decreto esecutivo 28 agosto 1923 sullo stesso oggetto è abrogato.
Eventuali contravvenzioni saranno punite col massimo della pena prevista.
Clicca qui per l'edizione completa del Corriere del Ticino del 5 agosto 1924 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.