Nuoto

Argento europeo per Noè Ponti nei 100 m farfalla

L'oro è andato all'ungherese Kristof Milak
© KEYSTONE / PATRICK B. KRAEMER
Red. Sport
14.08.2022 18:12

Noè Ponti ha sbloccato il contatore elvetico delle medaglie agli Europei in vasca grande a Roma. Il ticinese ha conquistato l'argento nei 100 m farfalla, un anno dopo aver messo al collo il bronzo olimpico nella disciplina.

L'oro è andato al grande favorito, l'ungherese Kristof Milak.

Antonio Djakovic nei 200 m stile libero, e Lisa Mamié, nei 200 m rana, possono anche loro credere nella loro buona stella.

Deludente ottavo a fine giugno ai Mondiali di Budapest sulla sua distanza preferita, Noè Ponti non ha fallito al Foro Italico. Il vice-campione del mondo lo scorso anno del 200 m farfalla in vasca corta ha nuotato la distanza in 50’’87, a 0’’13 dal suo record svizzero stabilito nella finale dei Giochi olimpici di Tokyo l’estate scorsa.

Quinto dopo la sua prima frazione, Noè Ponti ha come sempre prodotto il suo sforzo negli ultimi 50 metri. Non ha potuto fare nulla contro il grandissimo favorito, l’ungherese Kristof Milak (50’’33), ma ha nettamente preceduto la medaglia di bronzo, il polacco Jakub Majerski (51’’22).

«Non potevo chiedere di più»

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Positivo alla COVID-19 al suo ritorno a Budapest, dove era crollato negli ultimi dieci metri della finale dei 100 m farfalla, Noè Ponti non ha potuto preparare gli Europei come avrebbe voluto. Forfait per i campionati nazionali estivi di metà luglio, ha saputo preservare in modo perfetto le sue forze.

«Sono mega, mega felice. Non avrei potuto chiedere di più, dopo il mese che ho passato», ha sottolineato il gambarognese, che ha rinunciato a prendere parte ai 50 m farfalla e alle batterie dei 4x200 m stile libero in apertura di questi Europei. «Durante gli ultimi venti metri di gara mi sono accorto di mancare di allenamento», ha constatato il 21.enne.

Record svizzero per Djakovic

La medaglia di Noè Ponti non è stata l’unica soddisfazione in casa Svizzera. Antonio Djakovic (200 m stile libero) e Lisa Mamié (200 m rana) hanno in effetti staccato il loro biglietto per la finale, qualche minuto più tardi al Foro Italico, con un certo brio.

Il turgoviese di 19 anni e la zurighese di 23 hanno entrambi firmato il secondo tempo delle semifinali e possono sognare di salire sul podio lunedì. Se l’oro non è alla portata del turgoviese, visto se sembra già sin d’ora promesso al prodigio David Popovici, potrebbe esserlo invece per Lisa Mamié. Quest’ultima si è fermata domenica a due secondi dal suo record elvetico domenica.

Antonio Djakovic ha dal canto suo migliorato di 0’’45 il suo record nazionale, stabilito nella finale del 4x200 m stile libero ai GO di Toyko, portandolo a 1’45’’32. Questo crono si situa tuttavia a più di due secondi dal miglior tempo di Popovici, che aveva nuotato la distanza in 1’43’’21 per diventare campione del mondo in giugno.

Giornata amara per Mityukov

Sabato è stata una giornata difficile per la delegazione svizzera. Bronzo agli Europei dello scorso anno sui 200 m dorso, Roman Mityukov è arrivato quarto nella finale romana di questa disciplina. Ha nuotato la distanza in 1’56’’45, a 0’’23 dal suo record svizzero, stabilito in semifinale e a 0’’30 dalla medaglia di bronzo Luke Greenbank.

«È dura toccare il muro e accorgerti che sei quarto», ha detto sconsolato. «Non mi sentivo nella mia migliore forma, ai 125 m ero già stanco. Ho dovuto battermi sino alla fine, ma non è bastato», ha proseguito il 22. enne ginevrino, che aveva virato in testa dopo i 50, i 100 e i 150 metri.

Domenica Mityukov ha saputo rialzare la testa. Ha così migliorato a due riprese il suo record personale sui 50 m dorso, realizzando 25’’31 in batteria, poi 25’’11 in semifinale. Lo studente di diritto non è tuttavia riuscito a staccare un biglietto per la finale, chiudendo al 10. posto. In gara nei 100 m farfalla, Maria Ugolkova (9.) e Julia Ullmann (16.) sono state eliminate allo stadio delle semifinali domenica.