Costretto ai box dal coronavirus, sospeso in una sorta di limbo che in pratica gli impedisce anche di pianificare la prossima stagione, il pilota malcantonese Ivan Ballinari, campione svizzero di rally nel 2018 e nel 2019 (e primo ticinese a portare a casa il titolo) fa buon viso a cattivo gioco. Annullato il campionato nazionale del 2020, «Bally» guarda speranzoso al calendario del prossimo anno: Jura, Chablais, Ticino e Vallese, più una corsa all’estero da definire, sono i luoghi deputati ad accogliere le corse, ma il punto interrogativo rimane.
«Non ho vissuto male lo stop di quest’anno, anche perché il rally rimane la mia passione, non il mio mestiere. Viviamo un momento delicato, penso che lo sport debba passare in secondo o terzo piano, sarebbe da egoisti pensare solo a soddisfare i propri...
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