La salma di Diego Armando Maradona sarà inumata oggi nel cimitero «Jardin de Bella Vista», dove in passato sono stati sepolti sua madre e suo padre (Doña Tota, morta nel 2011 e don Diego, deceduto nel 2015). Lo riferisce il portavoce Sebastian Bianchi all’agenzia AFP. Creato negli anni ‘80, si tratta di un cimitero privato immerso nel verde, a 35 chilometri da Buenos Aires.
Lacrime e cori del popolo argentino fuori dalla camera ardente
Con lacrime, applausi, cori da stadio e ogni sorta di omaggio, compreso il lancio di fiori, cappelli e magliette da calcio, il popolo argentino da questa mattina rende l’ultimo saluto al campione nella camera ardente allestita nel palazzo presidenziale della Casa Rosada. Come ha potuto osservare l’ANSA sul posto, le persone camminano in fila per rendere omaggio al campione, separati dal feretro da una bandiera argentina. Quando qualcuno si ferma più a lungo di fronte alla salma, custodi amichevoli ma risoluti chiedono ai visitatori di continuare a camminare. È un passaggio veloce, un addio fugace e commovente, in modo da permettere alle migliaia di persone in attesa di entrare nella sala, di avere la possibilità di salutare un’ultima volta il «Diez». Una donna avvolta nella bandiera argentina piange desolata, un giovane alza le braccia come se avesse segnato un gol, e altri mandano un bacio e gridano semplicemente «Ciao Dieguito», come una strana religione, dove ognuno improvvisa il proprio rito.
Papa Francesco ha inviato un rosario e lettera
La famiglia di Maradona ha ricevuto un rosario ed una lettera di condoglianze inviati da papa Francesco. Già ieri il pontefice, attraverso il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, aveva detto di essere «informato della morte di Diego Maradona» e di aver ripensato «con affetto alle occasioni di incontro di questi anni», in cui lo «ricordato nella preghiera».