Il lungo calvario del Lugano, iniziato già in agosto, è finalmente terminato. Sabato, a notte fonda come a rendere ancora più tetra la situazione, la deludente stagione dei bianconeri è arrivata al capolinea. Come sarebbe andata a finire lo avevano capito ormai da tempo quasi tutti, tranne chi avrebbe davvero dovuto rendersene conto e prendere le necessarie contromisure in questi mesi di sofferenza. E questo è grave. Molto grave. Perché solo a sprazzi qualche timido raggio di sole è riuscito a fare capolino tra i nuvoloni grigi che si sono accumulati sopra la Cornèr Arena. Se il cuore del popolo bianconero piange, la ragione dice che è probabilmente meglio così: non ci sono alibi o giustificazioni che tengano e che sarebbero spuntati come funghi in autunno se il cammino nei giochi per il titolo...
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