Tutti bocciati, dall’allenatore ai giocatori
Il
Lugano ha aggiunto un’altra perla in questa tribolata stagione. Sembravano in
crescita, i bianconeri, reduci da cinque buone partite. Ed invece al cospetto
del Gottéron – in vantaggio per 5-0 dopo il primo tempo! – è arrivata
un’inaccetabile débâcle per 1-6. Male i giocatori, scesi in pista senza un
minimo di grinta, e male anche Luca Gianinazzi. Il coach, per tornare a
schierare Koskinen, ha modificato due terzetti offensivi richiamando Vedova e
Stoffel, che non giocavano da settimane a questi livelli. Non ha chiamato il
time-out con la sua squadra visibilmente in apnea e ha tolto il portiere
finlandese solo dopo la quinta rete del Friburgo. Un disastro su tutta la
linea.
Primo tempo
Al primo affondo il Friburgo passa in vantaggio: Bertschy trova un’autostrada davanti a sé e al 1’47’’ batte Koskinen. All’8’05’’ viene espulso per 2’ Desharnais, ma all’8’32’’ esce anche Granlund. Al 13’54’’ Morini riceve 4’ di penalità per un bastone alto: Desharnais raddoppia per il Gottéron al 15’43’’. Non è finita: al 16’27’’ Gunderson infila il terzo disco alle spalle di Koskinen. E al 17’41’’ Bykov mette dentro il 4-0. Al 18’51’’ segna ancora Descharnais: entra Schlegel.
Secondo tempo
Al 22’47’’ Connolly prova l’aggiramento della porta di Berra, ma perde l’attimo buono. Il Friburgo, intanto, si limita a controllare la situazione. Al 25’50’’ ci prova Zanetti, ma il suo tiro è debole. La partita è di una noia mortale: il Lugano proprio non riesce a cambiare il ritmo, mentre il Gottéron non ha nessun interesse ad accelerare le operazioni. Al 35’27’’ esce Kuokkanen: il power-play bianconero riceve solo i fischi del pubblico.
Terzo tempo
Al 41’50’’ Granlund si fa espellere per 2’: il Friburgo fa girare il disco ma non affonda i colpi. E il Lugano si salva senza problemi. Al 46’07’’ Fazzini parte in contropiede, ma il suo tiro è abbondantemente a lato. E allora è il Friburgo, al 47’24’’, ad andare ancora a segno grazie a Kilian Mottet. Con la difesa del Lugano ancora una volta in versione belle statuine. Al 55’22’’ il Lugano trova la rete - ma non salva l’onore - grazie a un tiro dalla lunga distanza di Calle Andersson.