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Una lezione di concretezza nel segno di Bürgler e Spacek

In una partita dai mille volti, i leventinesi si sono regalati una vittoria di prestigio in casa dello Zugo – LE VIDEOINTERVISTE
© KEYSTONE / URS FLUEELER
Fernando Lavezzo
02.10.2022 23:43

«Big win! Grande vittoria!». Le pareti dello spogliatoio sono spesse, ma la voce del «Cere» le trapassa con facilità. Dopo i complimenti del coach, tre fragorosi applausi scuotono i corridoi della Bossard Arena. «Il primo era per la squadra», ci spiega Daniele Grassi. «Il secondo e il terzo, invece, li abbiamo riservati al migliore in pista, a cui viene sempre consegnato un disco e al quale tocca fare un breve discorso». Chi è stato l’eletto? Il capitano non si sbottona. Con i suggerimenti del ds Paolo Duca, però, la lista degli indiziati si riduce a due nomi: Dario Bürgler e Michael Spacek, entrambi autori di una doppietta. Infine, è proprio Cereda a svelare il segreto: «È stato premiato Dario». Del resto, il weekend da 5 punti porta la firma del numero 87, già autore di 6 reti in stagione. Era stato lui, sabato, a decidere l’overtime contro il Rappi, punendo l’azzardo sangallese di togliere il portiere per giocare in 4 contro 3. Ed è stato lui a far dubitare lo Zugo nel folle periodo centrale di questa sera, ricco di reti, svarioni e capovolgimenti di fronte.

Una partita vivace, divertente, dai mille volti. In un primo tempo di sofferenza, l’Ambrì Piotta ha stretto i denti e si è portato in vantaggio con il suo secondo tiro, sfruttando il primo dei tanti errori commessi dai padroni di casa. Nella seconda frazione è successo di tutto in pochi giri di orologio. Nella terza, iniziata sul 3-3, la prima rete stagionale di Shore e il 5-3 di Spacek hanno permesso ai leventinesi di creare un margine decisivo.

Opportunismo e nuova energia

I biancoblù hanno dato una lezione di concretezza ai campioni svizzeri, apparsi un po’ supponenti e molto sbadati. «Lezione è un parolone, è stata una gara tirata e gli errori si sono visti su entrambi i fronti», dice Grassi. «Noi siamo stati bravi a non perdere la testa, restando concentrati e continuando a credere in quello che stavamo facendo. Sapevamo che con delle transizioni veloci avremmo potuto far male allo Zugo e così è stato. Quando le occasioni sono arrivate, siamo stati bravi a sfruttarle. E questo ha fatto la differenza».

Dopo le sconfitte contro Ginevra e Lugano, nel weekend Luca Cereda ha deciso di ritoccare le linee, spostando Pestoni in quella di Spacek e Chlapik in quella di Shore. «Da un po’ di tempo non le cambiavamo, era il momento giusto per portare un po’ di energia nuova», afferma il coach. «Per ora ha funzionato, vedremo fino a quando durerà l’effetto. Di sicuro siamo soddisfatti del nostro fine settimana. Questo è l’Ambrì Piotta che vogliamo vedere. Una squadra che nei momenti difficili reagisce e trova delle soluzioni».

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