Tennis

Alcaraz fa il fenomeno anche contro Zverev

Dopo aver battuto Nadal e Djokovic, il giovane iberico cancella Zverev a Madrid - «Credo che a Roma non andrò, dovrò esser concentrato al 100% su Parigi»
Carlos Acaraz innaffiato di Champagne da Alexander Zverev dopo aver vinto il Masters 1000 di Madrid. ©AP/Paul White
Raffaele Soldati
08.05.2022 21:02

Non ci sono limiti per Carlos Alcaraz. E a farne le spese, dopo Rafael Nadal e Novak Djokovic, è stato anche il detentore del titolo del Masters 1000 di Madrid. Il campione olimpico Alexander Zverev è riuscito a strappare solo quattro giochi al 19.enne iberico, che si è imposto 6-3 6-1. Quarto successo stagionale dopo Rio, Miami e Barcellona. L’anno scorso Alcaraz si era aggiudicato il torneo di Umago. Cinque finali sul circuito e altrettante vittorie. Un fenomeno. D’altra parte ad affermare che non ci sono limiti per il tennista di Murcia era stato lo stesso Zverev prima dell’ultimo atto che si augurava un po’ più combattuto. E, invece, la sconfitta è stata pesante. Un gioco completo per Carlos e a tratti anche un po’ diabolico, caratterizzato da cambi di ritmo e smorzate. Intanto lo spagnolo, sesto del ranking mondiale, si porta al secondo posto nella Race stagionale dietro al connazionale Nadal. Entrambi stanno lavorando in prospettiva del Roland Garros, ma adesso l’attenzione si sposta su Roma, dove, tranne il giovane Alcaraz ( «Preferisco rinunciare e recuperare per arrivare al meglio al Roland Garros», ha dichiarato dopo la vittoria a Madrid) si ripresentano tutti i tenori del circuito, a incominciare da Djokovic (n. 1). Il miglior Nole della stagione era uscito battuto dalla sfida in semifinale con il fenomeno di Murcia (6-7 5/7 7-5 7-6 7/5), ma lui, a differenza di Zverev, ha lottato per più di tre ore prima di alzare bandiera bianca. Alla fine della sua maratona tennistica Novak aveva sottolineato le sensazioni positive ricavate dalla sconfitta. E, soprattutto, la grande voglia di prendersi la rivincita al Foro Italico. «Beh, Madrid mi ha sicuramente dato buone indicazioni, sono sulla giusta via per raggiungere il livello desiderato. Quando giochi contro i migliori al mondo puoi trarne solo un beneficio. Anche se ho perso, il mio cammino nella settimana in Spagna è stato comunque positivo. Ho ricavato grande fiducia in vista del torneo a Roma». 

Novak buon perdente

Contro Alcaraz Djokovic si è rivelato un buon perdente, come d’altra parte lo era stato nel turno precedente Rafael Nadal. «Ci sono molte cose che rendono speciale Alcaraz», ha detto ancora il serbo. «Ha battuto molti record di precocità. Nel passato ci sono stati giocatori, come Chang, che hanno vinto una prova del Grande Slam a 17 anni. Ma al giorno d’oggi non siamo abituati a vedere un giovanissimo che approda alla top 10 e che gioca ad un livello così alto. Il suo percorso negli ultimi sei mesi è stato notevole. Oltretutto Carlos è molto simpatico anche fuori dal campo».

Wild card per Wawrinka

A Roma, nella parte alta del tabellone principale, grazie a una wild card, ha trovato posto anche Stan Wawrinka (ATP 246). Il tennista di St. Barthélemy, che nel 1. turno dovrà vedersela con lo statunitense Reilly Opelka (ATP 17), cercherà di riscattare la sconfitta subita in aprile nel primo turno a Monte Carlo contro il russo naturalizzato kazako Alexander Bublik.