Tennis

Stan fermato in entrata, Moutet affronterà Nadal

Nel primo turno del Roland Garros il romando ha mostrato i suoi attuali limiti «Se torni da lontano devi per forza passare da questi momenti, voglio però guardare avanti» - Il maiorchino, tredici volte vincitore a Parigi, non ha ceduto un set all’australiano Thompson
© EPA/Martin Frantisek
Raffaele Soldati
23.05.2022 20:59

In molti sognavamo un secondo turno contro Rafael Nadal (n. 5). Speranza vana. Stan Wawrinka (ATP 264) si è fermato in entrata al Roland Garros di fronte a un giovane francese, Corentin Moutet, rivelatosi più forte. La partita non ha regalato grandi emozioni: 2-6 6-3 7-6 (7/2) 6-3. Il maiorchino non ha invece ceduto nemmeno un set all’australiano Jordan Thompson (ATP 82): 6-2 6-2 6-2.

I segnali positivi arrivati da Roma, dove Stan aveva mostrato qualche innegabile progresso, non si sono visti a Parigi. Se al Foro Italico si era tolto la soddisfazione di eliminare giocatori di un certo calibro come l’americano Reilly Opelka e il serbo Laslo Djere prima di arrendersi a Djokovic, stavolta il losannese ha subito una cocente sconfitta. Solo nella prima frazione il tennista di Saint Barthélemy ha dato, a sprazzi, qualche saggio delle sue qualità. Il servizio efficace, il rovescio elegante e la mobilità in campo purtroppo sono svanite in fretta. Il transalpino ha insomma presto capito di avere buone chance di restare in gara. «Se manca la fiducia, un match può sfuggirti di mano velocemente. Questa sconfitta mostra bene qual è la mia situazione. Mi batto, lotto e provo a dare il meglio di me, ma senza frutti. Se torni da lontano devi per forza passare da questi momenti. Ma voglio guardare avanti e continuare ad essere ottimista. So che mi ci vorrà molto tempo per ritrovare il mio tennis migliore. Ma continuo a crederci», ha detto Stan.

Gli anni d’oro del romando

A lui non si chiedeva certo di tornare ai fasti del 2015, quando riuscì a firmare il torneo e a conquistare il suo secondo titolo del Grande Slam dopo l’Open d’Australia 2014 fermando addirittura Djokovic. E il suo terzo grande sigillo arrivò nel 2016 allo US Open. Nel 2017 2017 Stan incantò ancora al Roland Garros, almeno fino all’ultimo atto dove dovette fare i conti con un Nadal fuori portata. Erano, questi, gli anni d’oro di Wawrinka, allora capace di tener testa a qualsiasi avversario. Un periodo che sembra essersi definitivamente concluso. E, purtroppo, dobbiamo prenderne atto, anche se la forza di volontà dell’elvetico potrebbe ancora offrirgli la possibilità di guadagnarsi qualche sporadica soddisfazione.

Una grande occasione

Ad affrontare Nadal, nel secondo turno, sarà dunque il giovane Moutet, che cercherà di vendere cara la pelle. Il transalpino non ha niente da perdere. Di fronte avrà il 13 volte vincitore del torneo, che sogna ancora in grande, anche se consapevole del fatto che il suo rendimento può variare moltissimo a dipendenza dei dolori che si manifestano con regolarità a causa della sindrome di Muller-Weiss, una sindrome che piano piano gli corrode l’osso del piede. Un problema serio, con il quale Rafa sa di dover convivere fino al termine della sua carriera. Ma, intanto, c’è ancora ed è convinto delle sue possibilità. Per Nadal la prospettiva è quella di affrontare Djokovic nei quarti. E, chissà, forse anche il giovane Carlos Alcaraz nel penultimo atto. Il giovane fenomeno di Murcia, aveva rinunciato a Roma per arrivare pronto a Parigi. Una scelta pagante, almeno a giudicare dall’entrata in materia contro l’argentino Ignacio Londero (ATP 141), il lucky -loser superato in tre set: 6-4 6-2 6-0.

Fermate Krejcikova e Osaka

In campo femminile sono uscite di scena la ceca Barbora Krejcikova (campionessa in carica) battuta 6-1 2-6 3-6 dall’americana Diane Parry (WTA 97) e Naomi Osaka. L’ex numero 1 al mondo, ora 38.esima del ranking WTA, ha ceduto il passo alla statunitense Amanda Anisimova (7-5 6-4). Due volte vincitrice all’Open d’Australia (2019 e 2021) e allo USOpen (2018 e 2020), la nipponica ha potuto giocare solo un paio di partite sulla terra rossa in questa stagione. Non abbastanza per farsi trovare pronta. Ottimo invece il debutto della polacca Iga Swiatek.