Non era un atto di esibizionismo, però sono cose che in pubblico non vanno ovviamente fatte. Un cinquantenne del Sopraceneri è stato condannato oggi in Pretura penale a Bellinzona per essersi masturbato, in un’occasione, in un bagno pubblico ticinese. L’uomo, che continua a respingere ogni addebito (non è escluso, a questo proposito, il ricorso in Appello), è stato ritenuto colpevole di tentati atti sessuali con fanciulli in quanto in quel lasso di tempo nella struttura si aggiravano almeno tre bambini. La giudice Elettra Orsetta Bernasconi Matti gli ha inflitto una pena sospesa di 60 aliquote giornaliere da 30 franchi, parzialmente ridotta rispetto a quanto aveva chiesto la procuratrice pubblica Chiara Borelli (assente giustificata in aula). Il patrocinatore dell’imputato, l’avvocato Beni Dalle Fusine, si era per contro battuto per il proscioglimento del suo assistito.
I fatti sono capitati quasi due anni fa, negli spazi interni della struttura. L’uomo, coperto unicamente da un telo da bagno, si è procurato piacere noncurante della presenza degli altri bagnanti. L’increscioso episodio è stato ripreso da una videocamera. «L’accusato non voleva assolutamente attirare l’attenzione dei bambini, questi ultimi sono passati per caso. Inoltre non ha mai mostrato le parti intime. Sa di aver sbagliato e si scusa per l’accaduto», ha rilevato il legale nella sua breve arringa.