
Il cantiere del Ritom accelera per recuperare il tempo perduto
A valle del lago del Ritom si sta costruendo la nuova centrale e scavando il bacino di demodulazione. © Ritom/Nicola Demaldi

Il cantiere del Ritom accelera per recuperare il tempo perduto
Il pozzo forzato che sostituirà le vecchie tubature in superficie è stato scavato nella roccia. © Ritom/Nicola Demaldi
Da cento anni alla centrale idroelettrica di Piotta vengono turbinate le acque del bacino del Ritom. Era infatti il primo luglio del 1920 quando l’impianto entrò in servizio ed iniziò a fornire energia di trazione alla linea ferroviaria del San Gottardo. Fra quattro anni la centrale potrà godersi la meritata pensione. Verrà infatti sostituita dalla nuova che sta sorgendo al suo fianco e realizzata dalla Ritom SA (società costituita al 75% dalle FFS e per il restante 25% dal Cantone Ticino). I lavori, che prevedono un investimento di 250 milioni di franchi, hanno preso avvio nell’autunno del 2018 e la scorsa primavera hanno subito una battuta d’arresto per il lockdown causato dalla pandemia di coronavirus. «Il cantiere è rimasto chiuso per circa un mese» spiega al CdT Edy Losa, vicedirettore...
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