Il Consiglio di Stato ha detto sì. Via libera alla variante di Piano regolatore del Comune di Arbedo-Castione riguardante il disciplinamento della posa di antenne di telefonia mobile. Bocciato, dunque, il ricorso. Il modello «a cascata» già scelto dalla Città di Bellinzona (prima in quella «vecchia» e in futuro in tutti i quartieri) sarà presto realtà pure nell’ente locale a nord della capitale. Si potranno definire le condizioni per l’ubicazione e la costruzione di antenne sull’intero territorio comunale. Naturalmente con l’obiettivo di proteggere le zone sensibili, quelle abitate, dalle radiazioni non ionizzanti.
Il modello è quello cosiddetto «a cascata». Cosa vuol dire? Le antenne per la telefonia mobile «percepibili visivamente sono ammissibili nelle zone più sensibili (ad esempio nelle...
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