Il Dipartimento sanità e socialità (DSS) ha registrato negli scorsi giorni un sostanzioso aumento delle richieste di sottoporsi a test rapidi per certificare la presenza o meno di un contagio da coronavirus e ha quindi invitato i cittadini interessati a questo tipo di analisi a muoversi per tempo. Le disposizioni in vigore in Italia da inizio dicembre - ossia l’obbligo di sottoporsi nelle 48 ore precedenti l’ingresso a un test molecolare PCR o antigenico (test rapido) - hanno infatti comportato «un aumento significativo delle richieste fra la popolazione residente in Ticino», si legge nella nota. Ma come funziona, a chi rivolgersi e quanto costa? Queste alcune delle domande cui abbiamo cercato di trovare risposta interpellando l’Ordine cantonale dei medici e la rete Centro Medico.
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