Nelle ultime settimane, come anticipato ieri da «il Caffè», al Sindacato svizzero dei media (SSM) sono giunte un numero considerevole di segnalazioni per molestie o abusi da parte di dipendenti della RSI. «Una ventina» come ci hanno confermato dal sindacato. Ma potrebbero essere di più. L’organo ha iniziato a raccoglierle su una apposita pagina Internet in seguito a due clamorosi casi verificatisi alla RTS, uno dei quali ha coinvolto il famoso presentatore Darius Rochebin. Un episodio, quello legato a Rochebin, venuto alla luce a fine ottobre grazie a un’indagine del quotidiano «Le Temps» e che aveva provocato un terremoto in casa SSR.
«Episodi banalizzati»
A inizio novembre, il sindacato è dunque entrato in azione mettendo a disposizione dei dipendenti della RSI un sito per denunciare le situazioni di bossing, mobbing e molestie sessuali. «I due casi in questione non sono purtroppo che la punta di un iceberg che non tocca solo la RTS, ma che si estende in modo invadente anche alla RSI» si legge sul sito della sezione ticinese del sindacato SSM. «I casi di bossing, mobbing e molestie sessuali sono purtroppo troppo spesso stati banalizzati, oscurati, cancellati e che, altrettanto di frequente, si sono ritorti disgraziatamente contro le vittime, soprattutto quando la denuncia ha coinvolto dei quadri aziendali. Da vittima a colpevole, spesso emarginata/o, preda di ansie e depressioni per non essere ascoltate/i e tutelate/i, mentre il carnefice scampava alle sue colpe ed era anche promosso». Il sindacato insiste sul fatto che troppo spesso non vengono adottate misure dure e definitive.
Va tuttavia precisato che la pagina web non raccoglie solo testimonianze dirette ma anche fatti visti o testimoniati e riportati da altre persone. Dalle pagine de «il Caffè», il direttore della RSI Maurizio Canetta e altri quadri dell’azienda non hanno voluto commentare.
Un terremoto, due sospensioni
In una lunga inchiesta pubblicata a fine ottobre, «Le Temps» aveva rivelato parecchie disfunzioni (molestie sessuali, gesti inappropriati, abuso di potere) all’interno della RTS puntando il dito su diversi dipendenti, tra cui Darius Rochebin, ex presentatore per oltre 20 anni del Telegiornale "19h30" e passato in estate al canale francese LCI. La direzione dell’emittente, dopo aver respinto in un primo tempo le accuse di lassismo, ha in seguito annunciato la sospensione temporanea di due dirigenti accusati nell’articolo di molestie.