Oltre a bar e ristoranti, dal prossimo 18 gennaio anche i negozi, esclusi quelli che vendono beni di prima necessità, dovranno restare chiusi. «Ne prendiamo atto», commenta il presidente dell’Associazione dei grandi distributori ticinesi (DISTI) Enzo Lucibello, da noi raggiunto. «Per la grande distribuzione è una medaglia a due facce: da un lato il settore degli alimentari che può restare aperto, impiegare persone e generare fatturato e dall’altro tutti gli altri che sono obbligati a interrompere l’attività».
In buona sostanza, si tornerà ad attuare tutte le misure che erano state prese lo scorso marzo: nei centri commerciali chiuderanno i battenti i singoli negozi toccati dalla misura mentre nei grandi magazzini si provvederà a isolare le zone interessate dal provvedimento di Berna e a introdurre...
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