I deputati dell’UDC Roberta Soldati, Daniele Pinoja e Lara Filippini (primi firmatari), Tiziano Galeazzi, Sergio Morisoli, Edo Pellegrini e Paolo Pamini hanno inoltrato un’iniziativa parlamentare generica in cui chiedono al Consiglio di Stato di modificare l'art. 25 LAS in modo da prevedere, in analogia come avviene per il pagamento diretto all'assicuratore per il premio di cassa malati, anche il pagamento diretto della pigione al locatore.
«Non di rado succede che i proprietari di immobili che concludono un contratto di locazione con persone a beneficio di prestazioni assistenziali, facciano fatica ad incassare gli importi delle pigioni», rimarcano gli iniziativisti. «Il codice delle obbligazioni prevede che in caso di ritardo nel pagamento del corrispettivo, il locatore debba dapprima procedere con una messa in mora e solo successivamente, in caso di mancato pagamento nel termine impartito, egli potrà notificare la disdetta straordinaria, che potrà essere oggetto di contestazione da parte del conduttore. Come noto, l’iter giudiziario può richiedere numerosi mesi se non anni, al termine del quale, il locatore spesso ottiene una sentenza che gli dà ragione, ma senza nessuna possibilità concreta di poter incassare le pigioni scadute. Non di rado, successivamente il conduttore si trasferisce altrove concludendo un nuovo contratto di locazione, adottando lo stesso modus operandi, senza rendersi conto che ciò potrà creare anche a lui gravi danni irreversibili. Una situazione debitoria precaria crea infatti in seno al conduttore il rischio di entrare in un vortice di procedure sfocianti in precetti esecutivi e attestati di carenza beni, che difficilmente egli potrà tacitare».
In alternativa, i deputati propongono che il pagamento diretto della pigione al locatore debba avvenire automaticamente «dal momento in cui il conduttore a beneficio di prestazioni assistenziali, é in mora nel pagamento della pigione di un mese, oppure laddove egli abbia a proprio carico degli atti esecutivi». L’importo della pigione che verrà versato al locatore «sarà quello stabilito dall’ufficio competente sulla in base ai parametri USSI».
Stando ai deputati democentristi, «questo permetterà al locatore di tutelare la sua proprietà ed evitare il pagamento di costi connessi a tutte le procedure tese all'incasso delle pigioni scadute; di sgravare l'apparato giudiziario e di tutelare il conduttore dal cadere nel vortice dei precetti e attestati di carenza beni, dal quale difficilmente egli ne uscirà».