Da oggi, e fino a fine febbraio, entrano in vigore le nuove chiusure decise mercoledì dal Consiglio federale. Chiusure sofferte, che hanno faticato e faticano tuttora a essere comprese dalla popolazione. Ci si chiede infatti come mai mettere in atto un’accentuata strategia di prevenzione nel momento in cui i nuovi casi di infezione scendono un po’ ovunque in Svizzera. Di più: la situazione negli ospedali, da inizio gennaio, è nettamente migliorata. Alla Carità di Locarno, ad esempio, negli ultimi giorni sono stati riorientati i reparti COVID in funzione della diminuzione del flusso di pazienti. Tutto bene, quindi? Sì. Ma allora, perché chiudere di nuovo? Abbiamo chiesto una spiegazione a Enos Bernasconi, responsabile malattie infettive dell’EOC.
Situazione non uniforme
«È vero, in questo momento...
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