Quanto successo alla Manor, indipendentemente dal perché è successo, è sinistramente simile a scene che fino a ieri erano solamente – si fa per dire – delle notizie provenienti da altri paesi. È successo tutto verso le 14 al quinto piano del centro commerciale di piazza Dante, nei pressi delle scale mobili.
Per cause al momento ignote, una ragazza si è scagliata contro due donne, ferendone una al collo con un’arma da taglio. Ha riportato ferite serie, come fa sapere la Polizia cantonale in una nota stampa, ma la sua vita non è in pericolo. Ferite lievi invece per l’altra donna. Secondo un testimone oculare si trattava di un coltello da cucina esposto per la vendita nel reparto degli articoli casalinghi. Uno di quelli con la lama seghettata, usati per tagliare il pane. L’autrice dell’aggressione si sarebbe quindi impossessata dell’arma sul posto e sul momento: il che fa pensare a un gesto improvviso, più che ad un atto premeditato. Il punto è capirne il motivo: è stato l’epilogo di una lite? Di una banale discussione? Oppure le vittime sono state scelte a caso? Sarà l’inchiesta di polizia a ricostruirlo.
Ho sentito un urlo provenire dal quinto piano e sono scesa a vedere cos’era successo
Chi era sul posto racconta che la giovane accoltellatrice appariva visibilmente alterata. Gridava di essere dell’ISIS. Forse vaneggiava, ma la Polizia cantonale «non esclude motivazioni terroristiche e lavora in stretta collaborazione con l’Ufficio federale di polizia». In questi casi non si può rischiare nulla. Poco distante dalla giovane con il coltello, la sua vittima giaceva a terra ferita. Una scena che ha lasciato sotto choc tutti i presenti. «Ho sentito un urlo provenire dal quinto piano e sono scesa a vedere cos’era successo insieme a un collega – racconta una dipendente –. C’era questa ragazza che urlava con un coltello in mano e una donna a terra che non parlava. Sanguinava. Così sono salita a chiamare la polizia, l’ambulanza e la sicurezza». Nel suo comunicato stampa, la Cantonale spiega che l'autrice dell’aggressione è stata fermata da una coppia di clienti e infine arrestata».
Una conferenza stampa è stata indetta dalla polizia cantonale questa sera alle 19 nella sala conferenze della Centrale comune d’allarme (CECAL) per informare la popolazione sul fatto di sangue. Presenti all’incontro il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi e il comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi.
