Poteva succedere a chiunque. È questa la cosa che spaventa più di tutte. Se proviamo a ricordare le volte che distrattamente abbiamo fatto la spesa in un centro commerciale, non si può far altro che pensare ad una sola cosa: poteva succedere a me. L’attacco avvenuto ieri alla Manor in piazza Dante a Lugano scuote la «nuova normalità» legata all’emergenza sanitaria. Questo equilibrio forzato che abbiamo raggiunto nei mesi segnati dal coronavirus è nuovamente sbilanciato, perché in Ticino, sembra impensabile, oggi la parola «pandemia» passa in secondo piano rispetto ad una che l’Occidente vive sulla pelle da molto più tempo: «terrorismo». Lugano, il giorno dopo, non si abbatte, si rialza e va avanti. La vita di tutti i giorni continua, anche se davanti alla Manor un furgone della polizia e diversi...
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