Sono ancora fresche le immagini degli scontri tra la polizia e i giovani che una decina di giorni fa si sono radunati in massa alla Foce di Lugano. Al di là della violenza, che non può mai essere giustificata, quanto successo è il sintomo di un malessere vissuto da ragazzi che non possono godere appieno dei loro anni più belli e spensierati e si sono ritrovati catapultati in una società fatta di restrizioni e distanze sociali. Ne abbiamo parlato con Arianna e Peider, due studenti che, a ruota libera, ci hanno raccontato non solo le loro difficoltà e le loro paure ma anche le loro speranze e il loro modo di trovare anche in questo periodo dei risvolti positivi.