Mirjam Eser Davolio è ricercatrice presso il Dipartimento di lavoro sociale della Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) e tiene corsi su estremismo e integrazione. A lei chiediamo una lettura di quanto accaduto ieri a Lugano. «Ho subito pensato a quanto accaduto lo scorso mese di settembre a Morges. Anche lì l’autore era una persona segnata, tra le altre cose, da problemi di tipo psicologico. E lo stesso sembra in questo caso, avvenuto appunto a Lugano. Al di là degli eventuali problemi psicologici però c’è un chiaro riferimento alla fede musulmana. Poi, se ci sono altri collegamenti con il jihadismo, lo si capirà attraverso l’inchiesta in corso».
Di fronte a ogni nuovo caso di terrorismo, quasi per provare a comprenderlo, a delimitarlo, a definirlo, si pensa in effetti...
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