Dopo quanto avvenuto ieri alla Manor di Lugano, la famiglia della 28.enne ha diramato una nota in un cui comunica «la propria profonda vicinanza e solidarietà ai parenti delle vittime, alle quali augurano una pronta guarigione». Inoltre, i parenti della donna hanno anche sottolineato la loro «più completa estraneità» ai fatti, dissociandosi da quanto avvenuto. «Le uniche cose di cui i familiari sono a conoscenza le hanno apprese dal comunicato di polizia e dalla conferenza stampa», fanno sapere.
Rivolgendosi ai media, la famiglia ha chiesto rispetto: «I familiari non sono a conoscenza di ulteriori elementi utili e non intendono fornire dettagli personali sulla 28.enne». «Appostarsi sotto casa - scrivono, chiedendo il rispetto della scelta di chiudersi nel silenzio - telefonare o accusarli di avere “una figlia terrorista” non apporta alcun beneficio alle informazioni fornite alla popolazione. Danneggia solo una famiglia già molto provata e incredula».
Infine, la famiglia esprime completa fiducia nelle autorità competenti, dicendosi «certa che saranno loro a fare piena luce su quanto accaduto. E saranno sempre loro, a tempo debito, a informare i media».