
«Oratorio di Tesserete, ci voleva più informazione»
A non convincere gli iniziativisti sono i volumi costruibili sulla strada fissati nel Piano regolatore particolareggiato /© CdT/Chiara Zocchetti
Anni di lavoro per arrivare a pianificare lo sviluppo urbanistico di un Comune per poi scoprire che una parte più o meno consistente della popolazione, di quel progetto, non ne vuole sapere. È una situazione che si è riproposta sovente in tempi recenti. Per capire come si arrivi a questo punto abbiamo parlato con Manuel Borla, membro di un comitato di iniziativa popolare comunale che si oppone a un progetto per ripensare l’area dell’oratorio a Tesserete.
Signor Borla, la proposta pianificatoria prevede una riorganizzazione dell’area dell’oratorio, fissando i parametri per creare una nuova piazza e nuove costruzioni sul lato delle scuole: cosa non vi convince?
«Riteniamo che questi interventi compromettano il valore storico, paesaggistico, identitario e sociale del centro dell’antica Pieve. Qualora...
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