«Il vino è una bevanda conviviale». Il direttore di Ticinowine Andrea Conconi lo sottolinea subito. La situazione che si è creata a causa del coronavirus ha messo quindi il settore vitivinicolo particolarmente in difficoltà. L’annullamento dei grandi eventi e le chiusure di bar e ristoranti hanno fortemente condizionato le vendite. Ma anche l’impossibilità di riunirsi per cene tra amici, feste aziendali o grigliate ha avuto un ruolo. Così come il mancato rapporto diretto di compravendita: «Il feeling con il cliente fa la differenza – prosegue Conconi -, il côté dell’esperienza è necessario nel settore». Chiusure e appelli a stare a casa non hanno quindi giovato per niente.
Progetti momò
Ma il settore non si è dato per vinto e davanti alla crisi non è restato per niente immobile. Le iniziative...
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