C’è posta per i frontalieri. O meglio, per i loro datori di lavoro.
Il Dipartimento del territorio a inizio mese ha inviato 144 lettere ad altrettante aziende di medio-grandi dimensioni (con almeno 50 collaboratori) del Mendrisiotto e del Luganese. L’obiettivo? Presentar loro - che danno impiego a un totale di 15-20.000 persone - un progetto pilota che prenderà avvio concretamente a inizio 2021 ma a cui diversi partner dai due lati del confine lavorano da tempo.
La convinzione di Zali
Si chiama WP8 ma di complicato ha solo il nome. Il progetto - che in realtà è un sottoprogetto del piano SMISTO - «si prefigge di mettere a disposizione dei frontalieri delle aree di sosta in territorio italiano in cui parcheggiare e ripartire verso il luogo di lavoro su un’auto con due o più occupanti o, in alternativa,...
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