
Le forme della precarietà: in fila per un pasto e un tetto
Nel 2020 gli ospiti di Casa Astra sono stati 102, 80 erano residenti di cui 62 svizzeri. © CDT/Chiara Zocchetti

Le forme della precarietà: in fila per un pasto e un tetto
Nel 2020 gli ospiti di Casa Astra sono stati 102, 80 erano residenti di cui 62 svizzeri. © CDT/Chiara Zocchetti
Fra due settimane Juliana avrà un colloquio di lavoro. L’appuntamento è fissato per l’inizio di marzo. «Prima con la pandemia non si poteva». 19 anni, scuole dell’obbligo in Ticino, diploma d’apprendistato in addetta alle economie domestiche alla SPAI di Trevano, dallo scorso giugno Juliana è in assistenza. «Quando sono arrivata a Casa Astra, gli operatori mi hanno aiutata a presentare la richiesta al Cantone. Oramai avevo esaurito i giorni della disoccupazione». Le chiediamo come è arrivata a Casa Astra. «Prima ho perso il lavoro, poi ho subito uno sfratto. Non avevo più soldi per pagare l’appartamento. Non sapevo dove dormire. Dai miei genitori non potevo andare perché ho una situazione familiare un po’ complicata. Poi i servizi sociali mi hanno detto che c’era questa soluzione». E così...
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