Il coronavirus non frena la passione per i trenini in miniatura. Ce lo conferma Kurt Baumgartner, responsabile dell’omonima Galleria di Mendrisio divenuta negli anni un tempio indiscusso del ferromodellismo a livello europeo, nonché apprezzato luogo d’incontro per collezionisti e costruttori di modelli ferroviari in scala.
«Come ad altre istituzioni pubbliche e private, questo difficile momento ci ha imposto molte restrizioni – premette subito –, ciononostante i visitatori non sono mancati, sebbene numericamente inferiori al passato anche a causa della chiusura forzata del museo da marzo a maggio. Con l’arrivo dell’estate il pubblico è comunque tornato: in prevalenza si è trattato di ticinesi e in special modo di gruppi familiari, ma anche parecchi confederati e in particolare romandi». Al...
Vuoi leggere di più?
Sottoscrivi un abbonamento per continuare a leggere l’articolo.
Scopri gli abbonamenti al Corriere del Ticino.
Hai già un abbonamento? Accedi