
Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi
© CdT/ Chiara Zocchetti

Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi

Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi

Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi

Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi

Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi

Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi

Oltre 10.000 vaccini fatti in Ticino, ma ora mancano le dosi
(Aggiornato alle 14.45) - Le autorità cantonali hanno organizzato oggi un momento informativo a Bellinzona per un aggiornamento sulla campagna di vaccinazione attualmente in corso in Ticino. All’appuntamento a Palazzo delle Orsoline, partecipano in qualità di relatori Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica, e Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione.
Oltre 10.000 vaccini in Ticino ma mancano 1950 dosi Pfizer
Il primo a prendere la parola è stato il direttore della Divisione salute pubblica che ha iniziato facendo il punto sulla situazione dei contagi in Ticino. La discesa dei dati iniziata con l’Epifania continua sia per quanto riguarda i contagi sia per le ospedalizzazioni. «La campagna di vaccinazione intanto prosegue - ha continuato Bianchi - ricordando che lunedì apriranno i minicentri di Tesserete e Ascona che si aggiungono a quello già operativo di Rivera. In Ticino sono già state fatte 10.275 vaccinazioni (dato aggiornato al 21 gennaio, ndr)».

L’organizzazione è capillare, ricorda Bianchi, ma le dosi scarseggiano: «La ditta Pfizer ha infatti annunciato per le prossime settimane una riduzione degli approvvigionamenti. Riduzione che dovrebbe essere risolta verso la metà di febbraio ma che avrà ripercussioni anche nel nostro cantone». Sono in tutto 1950 le dosi mancanti.

Una nuova fornitura di vaccini Pfizer era prevista per il 19 di gennaio ma è stata annullata; per un’ulteriore erogazione, prevista per i primi di febbraio, è stata annunciata tre giorni fa, mercoledì 20 gennaio, una riduzione delle dosi e, anche in questo caso, un rinvio negli arrivi per la seconda settimana di febbraio invece che per inizio mese, ha spiegato ancora il direttore. «Il secondo richiamo di chi si è già vaccinato è garantito e questi ritardi verranno in parte compensati dall’arrivo del vaccino Moderna», ha concluso Bianchi.

Le dosi sulle quali i Comuni contano, ci sono
«Tutte le dosi promesse ai Comuni sono confermate - ha continuato Ryan Pedevilla -, i Comuni possono quindi andare avanti con gli appuntamenti già presi». A Rivera si riescono a vaccinare circa 200 persone e i centri lavorano per dieci ore ogni giorno, ha spiegato il capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione. Alle 9 di lunedì apriranno anche i due nuovi centri - Tesserete e Ascona - che permetteranno di triplicare il numero di vaccinazioni fatte. «Parallelamente è iniziata la campagna di prossimità che permette di raggiungere con più facilità le fasce più fragili». A questo proposito, Pedevilla invita ad annunciarsi correttamente, contattando il proprio comune e usando il numero verde cantonale solo per modifiche ad appuntamenti già presi (vedi sotto).

Per chi le dosi sono assicurate?
Chi ha fatto il primo vaccino e aspetta il richiamo, ricapitolando, ha la dose garantita. Lo stesso vale per chi ha già ottenuto un appuntamento per l’immunizzazione. Chi invece non ha ancora preso contatto e ha più di 80 anni, oppure più di 75 ma convive con un over 80, può comunque contattare il proprio Comune per prendere un appuntamento e verrà messo in lista di attesa. La situazione legata ai ritardi nei rifornimenti delle dosi di vaccino dovrebbe ad ogni modo regolarizzarsi attorno alla metà di febbraio, ha infine precisato Paolo Bianchi.
