Forse è solo in questa seconda ondata di contagi da coronavirus che la Svizzera, nella sua interezza, si è davvero resa conto della portata e degli effetti della pandemia. A un anno dalla scoperta del SARS-CoV-2, la pressione sul sistema sanitario ha cominciato in questi giorni a farsi sentire anche dove, fino a non molto tempo fa, l’occupazione di letti ospedalieri di pazienti COVID-19 era nettamente sotto alla media nazionale. E in Ticino? Per ora il sistema è sotto controllo, ma i numeri sono in crescita e l’arrivo delle festività preoccupa.
Nosocomi svizzeri in allarme
All’Ospedale universitario di Zurigo, uno dei più grandi del Paese, sono rimasti solo tre letti nel reparto di terapia intensiva, è stato sottolineato la scorsa settimana in una lettera sottoscritta da cinque nosocomi svizzeri...
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