Il caso

Gli americani contro Peppa Pig: «Trasforma i nostri figli in britannici maleducati»

Il celebre cartone animato accusato di veicolare messaggi sbagliati: dalla ribellione all'aggressività, passando per la prepotenza
Red. Online
27.02.2024 22:15

A suo tempo, in Italia, una puntata dell'oramai celeberrimo cartone animato inglese non era andata giù a Fratelli d'Italia. Il motivo? La comparsa di un personaggio con due genitori omosessuali. Ora, riferisce il Times, a scagliarsi contro Peppa Pig sono stati i genitori americani. Per una questione di accenti, leggiamo. Parentesi: la serie, negli Stati Uniti, è diventata popolare fra i più piccoli durante le fasi più acute della pandemia. Quando, cioè, l'intero Paese è stato costretto fra le mura domestiche e, anche solo per passare il tempo, la televisione ha aiutato molte famiglie a «svoltare» le giornate. 

Il problema, però, è che questi bambini ora avrebbero acquisito la tipica parlata britannica. Con tanti saluti al cosiddetto American English. Di più, la maialina impertinente, suo fratello George e gli altri personaggi avrebbero pure reso scortesi i giovani americani. «Non lasciate che i vostri figli guardino Peppa Pig» ha avvertito un commentatore sotto una recensione dello show da parte del gruppo no-profit americano Common Sense Media, aggiungendo che la loro figlia aveva cominciato a «ribellarsi» contro i suoi genitori. «C'è così tanta aggressività verbale in questo cartone. Peppa è scortese, prepotente, bugiarda, spiona e altro ancora».

Peppa, ha spiegato un altro utente, più volte si è macchiata di atteggiamenti prepotenti nei confronti dell'autorità parentale. Rifiutandosi, ad esempio, di ascoltare il padre. Spesso, ancora, si è mostrata maleducata con gli altri personaggi del programma, a cominciare dall'amica Suzy Pecora. Durante un episodio, per dire, Peppa ha confidato all'amica, al telefono, di non saper fischiare. Di averci provato più volta ma, puntualmente, di aver fallito. Quando, dall'altra parte, Suzy Pecora ha prodotto un fischio perfetto, la maialina non solo non si è congratulata con lei ma le ha appeso il telefono. Furiosa, evidentemente, per essere stata «battuta» dall'amica. 

Kayla Tychsen, 33 anni, coach genitoriale e madre di due figli di Houston, Texas, ha spiegato: «Alcuni sostengono che Peppa sia proprio come qualsiasi altro bambino di quattro anni. Penso che probabilmente sia vero. I bambini di quattro anni possono essere scortesi, esigenti e piagnucolosi. Il punto, tuttavia, è che io non voglio quel comportamento per i miei figli, non voglio farli sedere di fronte a uno spettacolo del genere, nel quale Peppa comanda la gente, o dice ai suoi genitori cosa fare o, ancora, fa commenti sul peso delle persone». Tychsen si è preoccupata per la prima volta della possibile influenza negativa di questo show lavorando come bambinaia e, di riflesso, vedendo l'effetto del cartone animato sui figli di altre persone. «Non mi piaceva davvero il suo atteggiamento. Ora che ho due figli, posso dire che non hanno mai visto Peppa Pig».

Sarah, 44 anni, una madre di due figli dello Utah che non ha voluto rivelare il suo cognome, ha aggiunto: «Peppa è un po' arrogante. Non è proprio l'esempio di emulazione che le persone vorrebbero per i loro figli». I suoi, di figli, guardano comunque lo show e non sembra ne siano stati influenzati: «Non li ho mai sentiti dire yuk» ha detto Sarah, riferendosi a una lamentela da parte dei genitori secondo cui il maiale starebbe insegnando l'accento britannico ai bambini americani. 

L'impatto di Peppa sui giovani spettatori di tutto il mondo è già stato oggetto di studi, ma anche di crociate. Un articolo del 2023 firmato da accademici thailandesi e filippini, fra gli altri, ha riportato che il cartone conteneva esempi di «dolore, brutalità e violenza» e che un episodio intitolato Mr Skinny Legs era stato sospeso in Australia perché, banalmente, suggeriva che i ragni fossero innocui. Non il massimo come messaggio, visto che proprio in Australia diverse specie di ragno sono tutto fuorché innocue.

I difensori di Peppa Pig, per contro, da tempo sostengono che lo spettacolo offra il ritratto di un bambino vero, piuttosto che una versione sterilizzata. In un articolo per Parenting Today, Lauren Martin, scrittrice e artista di Vancouver e madre di due figli, ha proposto la seguente tesi: Peppa è un «antieroe pre-scolare» mentre lo show mette a confronto genitori e bambini «con i propri difetti».

Tychsen, concludendo, ha avanzato l'ipotesi che il cambiamento dell’approccio genitoriale possa in parte spiegare la reazione negativa contro il maiale: «C'è molta più ricerca sullo sviluppo infantile e su come i bambini apprendono e, di nuovo, su come le diverse forme di disciplina e altre interazioni influiscono su un bambino».