News
La diretta

Zelensky ai leader UE: «Dateci le stesse difese aeree che ha Israele»

Charles Michel: «Ci sarà una risposta in questione di giorni e settimane, non mesi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Zelensky ai leader UE: «Dateci le stesse difese aeree che ha Israele»
Red. Online
18.04.2024 06:29
20:43
20:43
Il G7 accelera sulla contraerea: «Kiev non deve perdere»

L'andamento della guerra in Ucraina è stabilmente a favore della Russia e per Kiev ottenere nuovi aiuti militari è ormai una questione "di vita o di morte". Il G7 Esteri, riunito a Capri sotto la presidenza del ministro italiano Antonio Tajani, ha recepito questa urgenza, che si è tradotta nella necessità di accelerare sulla fornitura di sistemi di contraerea.

La priorità sono i Patriot e i Samp-T, ha ribadito Dmytro Kuleba incontrando i partner nell'isola nel Golfo di Napoli. La sfida, ha avvertito Tajani, è impedire la sconfitta di chi difende il proprio Paese, altrimenti Putin da questa posizione di forza "non si siederà mai ad un tavolo" per negoziare la pace.

I rischi di escalation in Medio Oriente non distolgono l'attenzione della diplomazia occidentale dall'altro grave teatro di conflitto. Non a caso il ministro italiano ha invitato a Capri anche il collega ucraino Kuleba ed il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, per fare il punto su ciò che serve a Kiev per continuare a resistere all'invasione.

La principale novità nel frattempo è arrivata dagli Stati Uniti, perché la Camera ha messo in calendario per sabato il voto sul pacchetto da 61 miliardi che è rimasto bloccato per mesi dai repubblicani. Su questo voto preme soprattutto la Casa Bianca, ha assicurato il segretario di Stato Antony Blinken in un faccia a faccia con Kuleba a margine del G7. Invitando "tutti a fare ogni sforzo per continuare a fornire all'Ucraina ciò che le serve".

Il rinnovato impegno di tutti, è proprio questa la chiave per provare ad invertire le sorti della guerra. Ne è convinto l'alto rappresentante Ue Joseph Borrell, secondo cui "non possiamo contare solo sugli Usa e dobbiamo prenderci la nostra responsabilità". Da qui l'appello a "tirare fuori dai magazzini Patriot e sistemi anti-missile e inviarli in Ucraina".

Kuleba ha confermato che i sistemi di fabbricazione americana e franco-italiana sono la "priorità" per rafforzare l'arsenale: la ragione è che "sono gli unici in grado di intercettare i missili balistici russi". La principale preoccupazione di Kiev non è la volontà degli alleati, perché gli ucraini "non vedono divisioni". Per Kuleba "ciò su cui dobbiamo lavorare sono i tempi, e questo è lo scopo principale della mia presenza qui. Far sì che le consegne avvengano il più rapidamente possibile. Domani".

La Germania, che in Europa è il principale donatore potenziale, avendo a disposizione 12 batterie di Patriot, nei giorni scorsi si è già attivata annunciando l'invio di un terzo sistema antiaereo. Anche al G7 Berlino ha rivendicato la sua scelta, ma ha premuto sugli alleati per non rimanere sola in questo sforzo.

Stoltenberg, confermando "l'urgenza" del dossier, ha spiegato che la Nato "sta dialogando con alcuni Paesi" oltre alla Germania perché si facciano avanti sui Patriot. Ma l'Alleanza lavora anche su altri sistemi, come i Samp-T, i Nasams o gli Iris-t, mentre i Paesi che ne sono sprovvisti potrebbero fornire supporto finanziario, ha spiegato il segretario dell'Alleanza atlantica, notando "segnali incoraggianti": nei giorni scorsi si sono mossi Danimarca e Olanda con 4 miliardi di euro per la difesa ucraina. Mentre si sta lavorando con il governo di Kiev per aiutarlo a realizzare fabbriche proprie per produrre armamenti.

Segnali positivi sono arrivati anche da Bruxelles. Al termine del Consiglio Ue dei leader, il presidente Charles Michel ha assicurato che su nuove armi all'Ucraina "ci sarà una risposta a giorni o settimane, non mesi".

Per aiutare Kiev resta sul tavolo anche l'ipotesi dell'utilizzo degli extraprofitti sugli asset russi congelati. Il confronto prosegue, come hanno confermato i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali del G7 che si sono riuniti a Washington, a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale. A premere per questa soluzione sono soprattutto gli Stati Uniti, mentre tra gli europei ci sono posizioni più caute.

20:37
20:37
I danni alle infrastrutture Ucraina supereranno i 500 miliardi

I danni alle infrastrutture ucraine ammontano a circa 500 miliardi ma la cifra salirà dopo i recenti attacchi russi alla rete energetica di Kiev: lo ha detto in un incontro con i giornalisti Penny Pritzker, rappresentante speciale Usa per la ricostruzione dell'Ucraina.

Nell'agenda della ricostruzione l'infrastruttura energetica e dei trasporti, scuole, fabbriche, edifici residenziali e centri culturali.

19:32
19:32
Lavorava per i servizi segreti russi: un arresto in Polonia

Un uomo sospettato di contatti con i servizi di spionaggio russi e di averli aiutati a preparare un attacco contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato arrestato in Polonia. Lo hanno annunciato la procura polacca e ucraina.

Il cittadino polacco, identificato come Pawel K., avrebbe dovuto «raccogliere e fornire informazioni ai servizi segreti militari della Federazione Russa (...), in particolare per aiutare i servizi speciali russi a pianificare un possibile attentato contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky», si legge in un comunicato stampa della procura polacca.

16:58
16:58
«Urgente e fondamentale dare più difesa a Kiev»

"Oggi ci concentreremo sulla difesa aerea, è una necessità urgente e fondamentale" per Kiev. "Stiamo lavorando attivamente su questo nella Nato" e "abbiamo fatto passi avanti e abbiamo compilato dati riguardanti i diversi sistemi di difesa aerea che abbiano nella Nato concentrandoci sui Patriot e stiamo lavorando con gli alleati per assicurare di rischierare alcuni dei sistemi in Ucraina" e "mobilitare fondi per finanziare lo schieramento di antiaerea in Ucraina". Lo ha detto il Segretario della Nato Jens Stoltenberg a margine del G7 Esteri a Capri.

13:19
13:19
Berlino convoca l'ambasciatore russo sul caso delle spie

Il ministero degli Esteri tedesco ha convocato l'ambasciatore russo. È quello che riportano diversi media locali, fra cui der Spiegel.

La convocazione è la reazione del dicastero guidato da Annalena Baerbock a quanto emerso in seguito agli arresti di due spie russo-tedesche che, su commissione dei servizi di Mosca, avrebbero pianificato agguati dinamitardi e incendiari ad infrastrutture e siti industriali militari in Germania, per impedire i rifornimenti all'Ucraina.

Il governo tedesco inoltre «ha innalzato le misure di sicurezza» in Germania, ha detto la ministra dell'Interno Nancy Faeser definendo il fatto «grave». La ministra, che aveva già preso posizione affermando che la Germania non si farà intimidire, ha confermato che l'ambasciatore russo è stato convocato dal ministero degli Esteri.

09:07
09:07
Pianificavano azioni di sabotaggio in Germania, arrestate 2 spie russe

La procura federale tedesca ha emesso e fatto eseguire due ordini di arresto a carico di altrettanti agenti che avrebbero pianificato azioni di sabotaggio in Germania, su ordine dei Servizi russi.

Secondo quanto scrive der Spiegel, gli arresti sono stati eseguiti con successo ieri in mattinata a Beyreuth, in Baviera. I due avrebbero fra l'altro spiato le basi statunitensi per conto della Russia e pianificato attacchi alle rotte di trasporto militare. Nel mirino, secondo il magazine, gli aiuti tedeschi all'Ucraina.

La Germania non si lascia intimidire dagli agenti di Putin, ha assicurato la ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, commentando l'arresto delle due spie. «I nostri addetti alla sicurezza hanno evitato possibili attentati dinamitardi, che avrebbero dovuto colpire e minare gli aiuti militari all'Ucraina», ha detto la Faeser in una nota. «Non ci lasceremo spaventare e continueremo a sostenere in modo massiccio l'Ucraina», ha aggiunto.

08:44
08:44
Salgono a 18 i morti del bombardamento russo su Chernihiv

Salgono a 18 le vittime dell'attacco missilistico russo sulla storica città ucraina di Chernihiv mentre i feriti sono 77. Lo ha reso noto il Servizio di emergenza dello Stato ucraino in un post su Telegram, scrive Ukrinform, mentre le operazioni di ricerca e salvataggio sono tuttora in corso.

La città è stata colpita ieri con tre missili: più di 20 edifici sono stati danneggiati nel raid.

La regione di Chernihiv, che confina a nord con la Bielorussia, è stata parzialmente occupata all'inizio dell'invasione russa, ma è stata risparmiata dai combattimenti per circa due anni da quando le forze russe si sono ritirate.

06:29
06:29
Il punto alle 06.00

L'Ucraina dovrebbe godere della stessa protezione di Israele contro gli attacchi aerei. Lo ha indicato il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, dopo l'attacco a Chernihiv. «In Medio Oriente abbiamo visto come si presenta una protezione affidabile delle vite umane contro i missili», ha scritto sui social network, riferendosi all'attacco iraniano contro Israele. «I partner dell'Ucraina hanno i mezzi necessari per aiutarci a salvare vite umane ucraine con lo stesso livello di efficacia. Siamo grati alla Germania per la sua decisione di fornire all'Ucraina un'ulteriore batteria di Patriot».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che l'Ucraina non dispone di difese aeree sufficienti per prevenire questo genere di attacco. «Questo non sarebbe successo se l'Ucraina avesse ricevuto sufficienti attrezzature di difesa aerea e se la determinazione del mondo a resistere al terrore russo fosse stata sufficiente», ha ribadito il presidente ucraino sui social network.

I progetti di legge per gli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan saranno depositati oggi e votati sabato prossimo, ha annunciato lo speaker della Camera USA Mike Johnson.

«l cieli ucraini e quelli dei nostri vicini meritano la stessa sicurezza. E ringrazio tutti coloro che percepiscono il nostro bisogno di sicurezza come un bisogno di sicurezza uguale per tutti, perché tutte le vite hanno lo stesso valore. La nostra capacità di difenderci dal terrore russo e le armi nelle mani dei nostri soldati sono qualcosa che funziona non solo per l'Ucraina, ma per tutti voi. E ringrazio ognuno di voi che lo capisce e agisce di conseguenza». Lo ha detto, parlando ai leader dei 27, il presidente ucraino Volodymir Zelesnky. «L'Ucraina non ha bisogno di parole, ma di più munizioni e difesa aerea, gli Stati membri lo capiscono e su questo abbiamo avuto una discussione approfondita. E ci sarà una risposta in questione di giorni e settimane, non mesi», da risposto dal canto suo il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al termine del vertice del leader UE. «Tutti stanno facendo il massimo degli sforzi».